Willie Peyote, chi è: età, vita privata, carriera del rapper piemontese

Willie Peyote è uno dei rapper più interessanti della scena hip hop italiana degli ultimi quindici anni. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lui. 

Willie Peyote è sicuramente uno degli artisti più originali della scena hip hop italiana degli ultimi quindici anni e uno dei nomi di punta dell’attuale panorama rap italiano. A metà strada tra l’old school del rap nostrano e la nuova generazione di trapper, ha saputo costruirsi una sua identità inconfondibile e un suo pubblico, fatto di amanti del rap puro (e non solo). Conosciamolo più da vicino.

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L’identikit di Willie Peyote

Willie Peyote, pseudonimo di Guglielmo Bruno, è nato a Torino il 28 agosto 1985, da padre torinese di Barriera e madre biellese. Il suo nome d’arte unisce Wile E. Coyote con il peyote, pianta allucinogena proveniente dall’America settentrionale, e il diminutivo inglese del suo vero nome.

Il padre di Willie era musicista e lui di solito lo seguiva in tourneé. Si è avvicinato al rap nel 2004, dopo aver sperimentato altri generi musicali, tra cui il rock e il punk, e ha deciso di fondare il gruppo S.O.S. Clique con gli amici Kavah e Shula, con cui ha pubblicato diversi demo e un EP intitolato L’erbavoglio nel 2008.

“Ho iniziato suonando il basso in una band punk rock, il rap mi ha folgorato solo durante gli ultimi anni delle superiori – ha raccontato lui stesso -. All’inizio cercavo di mettere un po’ di rap nei miei pezzi suonati, e ora invece cerco di mettere la musica suonata nei miei pezzi rap”.

Nel 2011 ha pubblicato il suo primo album solista, Il manuale del giovane nichilista, che già dal titolo suggerisce la sua visione del mondo e il suo modo di comunicarlo, in un provocatorio mix di cinismo, autoironia e denuncia sociale. L’album si rivela presto innovativo poiché presenta sonorità che spaziano ben al di fuori dell’ambito hip-hop classico. Nel 2013 esce invece Non è il mio genere, il genere umano, che sembra riconfermare il suo pseudo-pessimismo antropologico.

Nel 2015 Willie pubblica per ThisPlay Music Educazione Sabauda, disco che racconta senza filtri un periodo molto intenso della sua vita e che lo lancia definitivamente. Accolto abbastanza positivamente dalla critica, è il frutto di un anno e mezzo di lavoro ed è costellato di citazioni più o meno dirette, rivolte ai grandi nomi del rap, del rock e della canzone d’autore. Particolare interesse ha suscitato anche la canzone Io non sono razzista ma…, contenuta nell’album.

Il 6 ottobre 2017 esce Sindrome di Tôret, che coniuga la sua anima rock e quella hip-hop, accolto molto positivamente, e nel 2018 esce l’album 8 dei Subsonica, cui Willie Peyote collabora cantando nel brano L’incubo, pubblicato come singolo l’8 marzo 2019. Il rapper prende anche parte al tour invernale della band e si esibisce con essa sul palco del tradizionale Concerto del Primo Maggio 2019 a Roma.

La scorsa estate, infine, Willie ha pubblicato il nuovo singolo La tua futura ex moglie, che anticipa il suo quinto album in studio, Iodegradabile, e il 25 settembre il secondo singolo estratto dall’album, Mango. Nel frattempo sono state anche le date del Tour live 2020 prodotto da Magellano Concerti. Ne sentiremo ancora parlare…

EDS

 

 

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