Power Bank in vacanza: che caratteristiche deve avere?

Come scegliere la power bank giusta per il vostro cellulare prima di andare in vacanza.

donna vacanze viaggio power bank

Lo sappiamo. Oggi come oggi avere un cellulare funzionante e con una buona batteria quando si va in vacanza è praticamente tutto. Serve per fare le foto, per controllare il ristorante dove andare a cena, guardare le recensioni, mettere la mappa per raggiungere la destinazione. Il cellulare in vacanza è diventata una nostra appendice ed è difficile riuscire a stare senza. Eppure ci sono delle volte in cui purtroppo facciamo troppo foto o usiamo delle app che “rubano” tanta energia e così dopo qualche ora il nostro telefono è scarico. Se questo succede a casa o in ufficio il problema non sussiste perché basta collegarsi ad una presa e tutto torna a regime. Se siamo in vacanza questo potrebbe invece essere un bel problema. Come fare? Serve necessariamente una power bank, ossia una batteria esterna da collegare al cellulare che lo possa ricaricare. Ma quale scegliere?

La power bank perfetta da comprare prima di partire per una vacanza

Come abbiamo detto il cellulare in vacanza è una sorta di prolungamento del nostro braccio. Foto, video, mappe, suggerimenti, indicazioni, ristoranti… tutto si trova in questo piccolo apparecchio e si scarica potremmo trovarci in difficoltà. Come fare allora? Comprare una power bank è sicuramente una soluzione. Ma che caratteristiche deve avere?

Capacità

Scegliere il power bank giusto passa da conoscere qual è la capacità che più si adegua alle nostre esigenze e a questo scopo ti possono risultare molto utili farti dell domande sull’utilizzo, come per esempio:

  • Sarai l’unico che utilizzerà il power bank o lo condividerai?
  • Ricaricherai solo il tuo smartphone o vari dispositivi? Uno o vari alla volta?
  • Dove porterai il power bank?

Possiamo definire i power bank da 5000 mAh come individuali, perché sono utili per ricaricare una volta (a volte anche meno di una) uno smartphone. Quelli da 10000 mAh ti offrono una e mezza e, a volte, due ricariche per cui può condividersi.

Tuttavia, se vuoi un power bank per condividerlo o ricaricare varie volte vari dispositivi allora devi andare sui 20000 mAh come minimo. Questo implica che le dimensioni non potranno essere minuscole, così come il peso. Un fardello da portare? Sì, ma sarete al riparo da brutte sorprese.

È importante che la vostra power bank abbia delle lucine led per indicarvi se sta caricando, se ha bisogno di essere ricaricata e soprattutto anche un indicatore di quanta batteria rimane. Solo così non avrete brutte sorprese.

Tipi di porte

Le tre porte classiche sui power bank sono quelle tipo A in uscita (USB di tutta la vita!), micro USB in uscita e/o, infine, tipo C in uscita e/o entrata, la rivoluzionaria porta reversibile capace di raggiungere potenze mai viste e destinata a diventare lo standard del futuro.

Tuttavia, queste porte non sono le uniche esistenti, perché possono esserci altre come quella Lightning per gli iPhone o la porta DC per i vecchi computer portatili… Addirittura si possono trovare dei power bank con la presa da muro (AC)!

Questo power bank ha sia la porte convenzionali che la presa da muro (AC)!

Qui sotto vi lasciamo un riassunto delle porte più comuni e il loro possibile utilizzo:

PortaMicro-USBUSB-AUSB-CLightningDCAC
Entrata
Uscita

Ricarica rapida

Le tecnologie di ricarica rapida Quick Charge e Power Delivery (PD) sono i tuoi alleati perché riducono notevolmente i tempi di ricarica non solo dei tuoi dispositivi, ma anche del tuo power bank, infatti, batterie da 20000mAh in su ringraziano la presenza di questi protocolli.

Questo è molto importante perché nei viaggi i tempi di pausa sono minimi, perciò si ringrazia tanto la possibilità di ricaricare il power bank velocemente mentre si è, per esempio, in albergo.

Ricorda: per utilizzare queste tecnologie devi avere dispositivi e caricatore compatibili.

Occhio al prezzo

Questo è uno di quei casi in cui più spendi meno spendi. Se infatti per tante altre cose possiamo chiudere un occhio sul prezzo, nel caso delle power bank spendere poco significa spesso avere una resa scarsa. Meglio quindi spendere un po’ di più e scegliere marchi esperti nel settore come RAVPower, Tronsmart, Omars, Ugreen, Poweradd, Omnicharge, Zendure, Anker o Aukey.

Si può portare un power bank sull’aereo?

Come spiegato dal sito PowerBank20 un power bank è ritenuto come batteria di riserva (spare battery) e può portarsi sull’aereo solo come bagaglio a mano senza precedente approvazione da parte della compagnia aerea fino ai 100 Wh (wattora), ovvero, 26800 mAh.

Se hai bisogno di portare un power bank con una capacità superiore ai 26800 mAh o, in altre parole, con un’energia superiore ai 100 Wh, fino ai 160 Wh, puoi portarlo richiedendo prima però l’approvazione della compagnia aerea.

I power bank con un’energia superiore ai 160 Wh non sono ammessi sull’aereo.

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