Nadia Toffa, Alessia Marcuzzi: “Sapeva dall’inizio quanto le restava”

Nadia ToffaDurante la prima puntata de ‘Le Iene’ senza Nadia Toffa, Alessia Marcuzzi ha rivelato come l’amica e collega sapesse sin dall’inizio che le restava un anno.

Ieri sera le Iene hanno fornito l’ennesimo omaggio a Nadia Toffa durante la prima puntata dell’anno, la prima senza la storica conduttrice. In ricordo della iena scomparsa, si sono presentate in studio ben 100 iene, tra inviati e conduttori, tutte persone che nel corso degli anni hanno lavorato con lei. A quel punto ha preso la parola Alessia Marcuzzi, la quale ha spiegato che per più di un mese lei ed i suoi colleghi hanno pensato a come iniziare la puntata, a come renderle omaggio, quindi aggiunge: “la cosa migliore da fare è quella che vedete adesso. Stare qua, tutti insieme, tutti uniti. E festeggiare la vita. Lei diceva così, e sorrideva sempre, ce l’aveva stampato sulla faccia. Il nostro però non sarà mai uguale al suo”.

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Alessia Marcuzzi: “Nadia Toffa sapeva che le restava poco”

Prima di trasmettere l’ultimo video registrato da Nadia Toffa, la Marcuzzi si vuole soffermare ancora una volta sulla malattia della collega e sul modo in cui l’ha affrontata: “Nadia era a conoscenza di tutto sin da subito. Lei sapeva tutto, sin dalla prima operazione. Sapeva che il suo cancro non le avrebbe dato più di un anno di vita.Tutti ricordiamo la Nadia combattiva, quella delle inchieste, ma vi devo dire che anche lei ha pianto, senza farlo vedere mai. Anche lei si doveva sedere perché le girava la testa e le mancava il respiro. Lei ha deciso che non gliela doveva dare vinta”.

Aveva deciso di combattere sino alla fine, di vivere al meglio possibile il tempo che le era rimasto, senza mai lasciarsi abbattere dalla malattia e dalla consapevolezza di quello che stava per accadere. Questa era la filosofia di Nadia Toffa, un modo di vedere la vita che viene espresso alla perfezione da Alessia Marcuzzi: “Aveva tanta paura, ma ha continuato a lavorare e non vergognarsi. Non hai colpa di niente se ti ammali, le dicevamo. Lei diceva sempre: non conta quanto vivi, conta come vivi. Nadia ha fatto nella vita ciò che voleva fare. Voleva fare la Iena sin da piccola. Voleva essere voi”.

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