Come ottenere il visto per partire per Singapore: cosa sapere

Visto per Singapore: cosa sapere se volte andare in vacanza qui.

Singapore (iStock)

Sinagapore è una di quelle realtà che per tutti noi italiani ha un fascino impareggiabile. Crocevia culturale, multietnico, multilingue… Singapore è una di quelle destinazioni che, molto probabilmente, tutti abbiamo nella liste dei To Do, ossia dei viaggi da fare almeno una volta nella vita. Se quest’anno è quello giusto e finalmente avete deciso di prenotare, magari approfittando dei futuri sconti del Black Friday 2019 di novembre, è giusto iniziare anche a capire come ottenere il visto per stare in questa città. Che sia per vacanza o per un periodo di vita più o meno lungo.

Serve il visto per una vacanza a Singapore?

Coloro che vogliono entrare a Singapore per una vacanza non hanno bisogno di particolari visti turistici se non quello rilasciato dalle autorità di Singapore in Italia prima di partire. Stesso discorso per chi vuole restare per meno di 90 giorni. Non serve un visto, ma una volta in aeroporto dovrete compilare un modulo di ingresso. Per prolungare la permanenza bisogna fare una richiesta specifica al Singapore Immigration & Registration. Magari qualche settimana prima della data di fine dei 90 giorni prestabiliti. Chi invece vuole lavorare e proprio vivere a Singapore, come dipendente di una azienda magari, necessita di un visto di ingresso. Le autorità locali sono piuttosto precise e rigorose in questo quindi è meglio sapere ciò di cui si ha bisogno in anticipo. Come prima cosa occhio al passaporto perché deve essere valido, non deve essere in scadenza e il vostro datore di lavoro dovrà presentare delle specifiche documentazioni alle autorità competenti. Il visto di lavoro più comune e più richiesto è l’Employment Pass che interessa dipendenti qualificati, dirigenti e manager.

Se invece volete andare a Singapore per studiare avrete bisogno dello Student Pass che si ottiene essendo iscritti ad una università locale indicata però come Institute of Higher Learning. Si tratta di realtà che hanno accordi internazionali e vi permettono di studiare all’estero.

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