Lele Mora, drammatico annuncio: “Ho un tumore maligno”

L’ex agente dei vip Lele Mora fa sapere che ha un tumore maligno tra i polmoni e i reni, ed esprime rammarico per i suoi figli: “Non se lo meritano”.

Lele Mora ha appreso di essersi ammalato di cancro mentre stava registrando un’intervista per Libero Quotidiano e, nonostante lo choc e il dolore che è facile immaginare in casi del genere, non ha esitato a renderlo noto a tutti. Il tumore, secondo quanto lui stesso ha rivelato, è stato localizzato tra i reni e i polmoni. Ma in questo momento la sua preoccupazione sembra essere soprattutto un’altra. “Non avrei voluto dare questo nuovo dispiacere ai miei figli, non se lo meritano” confessa l’ex agente dei vip.

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La nuova vita di Lele Mora

“Sto aspettando una telefonata importante, quella del medico, a breve saprò se sono affetto da un tumore maligno o meno” aveva detto Lele Mora alla giornalista di Libero Quotidiano, senza curarsi di nascondere gli occhi lucidi, poco prima di apprendere della terribile diagnosi. “Sì, il cancro è maligno ed è situato tra i polmoni ed i reni. Adesso farò quel che c’è da fare. Ma non avrei voluto dare questo nuovo dispiacere ai miei figli, non se lo meritano”.

Fino a quel momento Lele Mora era impegnato a raccontare dei giorni trascorsi in carcere, 407 lunghissime giornate vissute in isolamento, per scontare gli errori commessi: “Ho fatto tanti errori, come tutti – ha ammesso -. Eppure non ho rimpianti. Il peccato più grande è l’arroganza. Ne ho avuta, mi sono sentito invincibile”. Un tratto, questo, che lo accomuna senz’altro a Fabrizio Corona, di cui Mora dice: “La detenzione lo ha peggiorato, ha sviluppato una rabbia che lo sta consumando”.

Mora ha poi raccontato di aver accettato una serie di proposte di lavoro all’estero, lontano dall’Italia: “Sto lavorando in Albania, dove ricopro il ruolo di direttore generale di Top Channel, in Bulgaria e in Georgia, dove curo le tv di Stato sia come autore che come agente. Mi sono arrivate queste proposte e le ho accettate”. Ora, però, le necessarie cure lo costringeranno probabilmente a rallentare e a dedicare più tempo a se stesso, concentrando le energie sull’obiettivo più importante: sconfiggere la malattia.

EDS

 

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