Corinaldo, Sfera Ebbasta e l’incontro con il ragazzo dello spray

con il ragazzo dello sprayLa notte della tragedia di Corinaldo, un inconsapevole Sfera Ebbasta ha incontrato il ragazzo accusato di aver spruzzato lo spray in discoteca.

Pochi giorni fa le indagini sulla tragica notte nella discoteca di Corinaldo hanno portato all’arresto di sei ragazzi, ritenuti responsabili di aver spruzzato lo spray al peperoncino all’interno della Lanterna Azzurra (un settimo è stato arrestato ma non sarebbe collegato attivamente alla tragedia), atto che ha poi portato alla fuga rocambolesca dei presenti e alla morte di 7 persone. Oggi, come riportato da ‘Open‘, è emerso un altro dettaglio su quella sera che riguarda i momenti immediatamente successivi alla tragedia.

Il gruppo di ragazzi che ha causato il pandemonio si è allontanato dalla zona e si è fermato in un autogrill, qui hanno incontrato Sfera Ebbasta che stava facendo una pausa in vista del secondo concerto della serata. Il cantante trap, infatti, aveva appena concluso un evento a Rimini e si stava dirigendo proprio a Corinaldo, ignaro del fatto che nel frattempo era successa una tragedia.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Sfera Ebbasta incontra il ragazzo dello spray dopo la tragedia

Il ragazzo accusato di aver spruzzato lo spray al peperoncino all’interno della discoteca (sono state trovate tracce di DNA sulla bomboletta), Ugo Di Puorto, si è avvicinato con un cellulare in mano ed ha cominciato a riprendere il cantante, quindi ha scambiato qualche battuta con lui, facendogli credere di essere un suo grande fan. Di Puorto ha successivamente postato il video dello scambio di battute con Sfera Ebbasta sul suo profilo Facebook come se nulla fosse successo. Un ulteriore dettaglio è emerso da alcune intercettazioni successive all’incontro. Il giovane, infatti, definisce il cantante “Pagliaccio” e sostiene di non averlo mai apprezzato: “Io lo schifo proprio come persona. Ci stavo per litigare in autogrill, lo stavo per bussare quel figlio di put***a”. Appare evidente, dunque, come i presunti colpevoli della strage non fossero intenzionati a seguire il concerto,  possibile dunque che la “bravata” fosse già stata organizzata?

Impostazioni privacy