Carabiniere ucciso a Roma, parla Amanda Knox: “Sospendo il giudizio”

Sulla tragica vicenda del carabiniere Mario Cerciello Rega interviene anche l’ex studentessa imputata nel processo sull’omicidio di Meredith Kercher. Ed è subito polemica. 

Dopo aver appreso della tragica morte di Mario Cerciello Rega, il pensiero di molti è andato subito a lei, Amanda Knox. Poi anche sui media sono fioccati i paragoni con il caso che vide l’ex studentessa americana protagonista nell’ormai lontano 2007: l’omicidio di Meredith Kercher. E ora Amanda ha deciso di rompere il silenzio con un lapidario post su Twitter che, com’è facile immaginare, ha subito suscitato un acceso dibattito.

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Il messaggio di Amanda ai familiari del carabiniere

“Molti mi stanno chiedendo di questo caso. Tutto quello che posso dire è: sospendo ogni giudizio. Il processo dovrebbe svolgersi in un tribunale, non davanti al tribunale dell’opinione pubblica”. Così si legge nel tweet di Amanda Knox, l’americana prima condannata e poi assolta definitivamente (insieme a Raffaele Sollecito) per l’omicidio di Meredith Kercher a Perugia. Non ha altro da dire – almeno per ora – a proposito del fermo dei due ragazzi americani e sulla confessione di uno dei due indagati.

“In ogni caso – conclude Amanda – è una tragedia, il mio cuore è vicino alla famiglia della vittima”. Traduzione: è bene lasciare la parola ai giudici e non sbilanciarsi sulla vicenda. Ma in Rete, com’è facile immaginare, c’è chi insinua che le parole di Amanda celino una certa ambiguità e non esprimono una condanna abbastanza netta nei confronti dei suoi due connazionali. La polemica è solo agli inizi…

Many are asking me about this case. All I can say is: I’m withholding judgment. It should be tried in the court of law, not the court of public opinion. In any case, it’s tragic. My ❤️ goes out to the victim’s family.https://t.co/n6sh8lhluV

EDS

 

 

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