Carabiniere ucciso, l’assassino fa uso di psicofarmaci ed era ubriaco

Carabiniere uccisoSecondo quanto rivelato dagli inquirenti, il ragazzo che ha ucciso il carabiniere fa uso di psicofarmaci ed era ubriaco la sera dell’omicidio.

La ricostruzione dell’omicidio di Mario Cerciello Rega è ancora lungi dall’essere completa. Nella dinamica ci sono ancora dei punti oscuri: chi era il ragazzo che li avvertiti del tentativo di estorsione? Era davvero uno spacciatore? Come facevano i due turisti americani ad essere in possesso di un coltello di quelle dimensioni? In attesa di capire meglio la dinamica di quanto accaduto giovedì notte a Roma, i due indagati hanno fatto la loro comparsa davanti al Gip ed hanno confessato le loro colpe. In queste ore è  stata ultimata l’autopsia sul corpo del vice brigadiere, dalla quale è stato confermato che la causa della morte è stata l’emorragia causata dalle otto coltellate.

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Carabiniere ucciso, il ragazzo che l’ha ucciso fa uso di psicofarmaci

Gli inquirenti hanno aggiunto ulteriori dettagli sui due americani. Elder Finnegan Lee, il ragazzo che ha accoltellato il carabiniere, è stato trovato in possesso di Xanax, un potente ansiolitico ed è emerso che fa uso costante di psicofarmaci. In più pare che entrambi, sia Lee che Christian Gabriel Natale Hjort erano sotto effetto di alcol nel momento in cui hanno aggredito il vice brigadiere. Lee ha inoltre confessato di aver pensato che il mediatore, il ragazzo a cui aveva sottratto il borsello, gli avesse teso una trappola e che non pensava che quelli davanti a lui fossero dei carabinieri. La sua reazione è stata, dunque, a suo dire motivata dalla tensione.

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