Loris Gozi: chi è il testimone chiave dell’omicidio Ragusa

Per chi ha seguito la lunga e dolorosa vicenda dell’omicidio di Roberta Ragusa, il nome di Loris Gozi non suona certo nuovo: ecco tutto quel che c’è da sapere su di lui. 

Il supertestimone del caso Ragusa. Così è noto alle cronache giudiziarie Loris Gozi, un ex giostraio di 41 anni originario di Reggio Emilia. Il suo nome finì su tutti i giornali perché, dopo l’omicidio di Roberta Ragusa, raccontò di aver visto il marito di quest’ultima, Antonio Logli, litigare violentemente con una donna su un’auto la sera del 13 gennaio 2012, quando la vittima sparì. Per il delitto Logli fu condannato a 20 anni di carcere, ma nel 2015 e nel 2017 fece notizia l’arresto dello stesso Gozi, poi scarcerato.

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La stria di Loris Gozi

Nel corso di questi anni Loris Gozi non si è limitato a tener fede alla sua versione dei fatti, ma è spesso andato in diverse trasmissioni televisive per ribadire la sua posizione ma anche per chiedere aiuto. Dopo aver testimoniato nel caso Ragusa, infatti, lui e sua moglie Anita hanno perso il lavoro. Anche per questo oggi, secondo il suo avvocato, è finito in carcere (la prima volta per un furto di un computer risalente al 2006 e che nulla aveva a che fare con il delitto, la seconda con l’accusa di aver violato l’affidamento in prova ai servizi sociali).

La testimonianza di Gozi era stata ritenuta in un primo momento inattendibile dal gip, in quanto il giostraio aveva testimoniato tardivamente. A pesare su tale decisione fu anche il suo passato difficile: Gozi aveva fatto in precedenza uso di droga, finendo per avere problemi di tossicodipendenza. Il giostraio ha poi riferito con certezza che Logli (suo vicino di casa) venne a controllare di persona se lui avesse visto qualcosa la sera prima, bussando alla sua porta e chiedendogli se avesse visto Roberta (episodio che è stato però sempre smentito da Logli). Solo a settembre 2017 Loris Gozi è stato definitivamente scarcerato.

EDS

 

 

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