Marco Paolini, l’attore disperato: “Non mi perdono di aver ucciso una donna”

Marco PaoliniIn un’intervista concessa al ‘Corriere’ un anno dopo l’incidente stradale in cui ha perso la vita una donna, Marco Paolini confessa di non riuscire a perdonarsi.

Marco Paolini, attore di teatro molto amato, è stato protagonista lo scorso anno di un’incidente stradale che è costato la vita ad una donna (qualcosa di molto simile a quanto successo a Michele Bravi). L’artista ha subito ammesso le sue colpe ed in sede processuale ha accettato un patteggiamento che gli è costato un anno di carcere (pena sospesa), la sospensione della patente e l’etichetta di “Omicida stradale“. Per 11 mesi ha preferito chiudersi nel silenzio, rimanere tra amici e mura casalinghe allo scopo di riprendersi e cercare di superare lo shock.

Di recente ha deciso di rompere il silenzio concedendo un’intervista in esclusiva al ‘Corriere della Sera‘, in cui spiega quello che è successo prima dell’incidente ed in cui racconta il suo stato d’animo a quasi un anno di distanza dall’accaduto. Innanzitutto Paolini ci tiene a sottolineare che al momento dell’urto non aveva lo smartphone in mano: “No. Non stavo telefonando. E neppure ricevendo messaggi. Dato l’allarme la prima cosa che ho fatto è stata quella di consegnare appunto il telefonino alla Stradale”.

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Marco Paolini: “Non riesco a perdonarmi per aver ucciso una donna”

L’attore ha spiegato che la disattenzione è stata causata da un accesso di tosse: “A un certo punto mi è tornato un attacco di tosse. E lì, come ho potuto rivedere nei fotogrammi di un filmato delle telecamere fisse di Autostrade, mi sono spostato sulla corsia di destra. E di colpo mi sono visto addosso alla macchina di Alessandra Lighezzolo e Anna Tovo. Loro erano su una 500, io su una station wagon. Un camion, in confronto. L’ho speronata. E l’ho vista volare sulla strada di sotto, sulla tangenziale. Dietro una siepe. Rovesciata”. Gli attimi successivi sono stati caratterizzati da uno stato di panico, l’attore non riusciva a capacitarsi del fatto che fosse rimasto illeso, ma che a causa sua altre persone si erano fatte male.

Marco Paolini ha accettato subito le conseguenze legali dell’incidente, patteggiando per la condanna, ma ancora oggi non riesce ad accettare di aver tolto la vita a qualcuno: “Tutti gli amici hanno provato a tenermi su ripetendomelo. Ma non hai modo di prepararti a questo. Quando succede… Undici mesi dopo quel giorno non è cambiato molto. Posso provare a capire me stesso. Ma non riesco a perdonarmi”. L’attore pensa anche alla rabbia che possono provare i familiari della vittima e la comprende: ” Ho ammesso di avere torto, ho patteggiato. Ma sono sicuro che le vittime di questo incidente che ho provocato non saranno dello stesso avviso. Li capisco. Se io pensassi a qualcuno che mi ha portato via la donna che amavo nessuna pena mi sembrerebbe adeguata… Farei fatica ad accettare una cosa così accaduta a causa della negligenza… Perché questa è la mia colpa: ne-gli-gen-za”.

 

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