Campagna a favore dell’aborto, la nuova assurda moda dei vip

abortoCampagna a favore dell’aborto, la nuova assurda moda dei vip che lascia davvero senza parole. 

Sta dilagando soprattutto tra le star di Hollywood ed è l’assurda moda di fare campagna pubblica a favore dell’aborto, come se scegliere di porre fine alla vita che si porta in grembo fosse una semplice decisione come che vestito mettersi al mattino. A parlare di questo inquietante fenomeno è Francesco Borgonovo per La Verità. Il giornalista riporta il caso della sfilata di Gucci con il direttore creativo Alessandro Michele che ha deciso di dedicare l’intero evento alla celebrazione della legge 194 e alla riproposizione di slogan femministi di antica memoria tipo «il corpo è mio e lo gestisco io».

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Campagna a favore dell’aborto: il caso Miley Cirus

Poi c’è il caso dello stilista  Marc Jacobs che insieme alla cantante e attrice Miley Cirus ha realizzato una nuova linea di abbigliamento i cui proventi dalla vendita andranno a finanziare Planned Parenthood, (tradotto genitorialità programmata), un’organizzazione che, come si legge sul profilo ufficiale, “si batte negli Stati Uniti in favore della legislazione abortista, dell’educazione sessuale, dell’accesso a certi servizi medici anche contrastando la libertà all’obiezione di coscienza”. Per promuovere questa iniziativa Miley Cirus ha avuto poi la brillante idea di pubblicare sui social una foto con tanto di inutile posa sexy di fronte ad una torta sulla quale appare questa scritta «Abortion is healthcare» che tradotto significa «L’ aborto è assistenza sanitaria». Cosa ovviamente non vera dato che l’aborto non è una cura contro alcuna malattia. La moda dilaga tra gli attori di Hollywood molti dei quali hanno addirittura fatto sapere di non voler recitare e lavorare in Stati che abbiamo legislazioni restrittive sull’aborto. Insomma un’assurda moda del momento che viene cavalcata per farsi un po’ di pubblicità sulle spalle dei più deboli, i bambini che non hanno chiesto di essere concepiti e che poi vengono uccisi quando sono ancora in grembo materno.

 

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