Deborah Sciacquatori, chi è la 19enne che ha ucciso il padre

che ha ucciso il padreDeborah Sciacquatori è divenuta nota per aver ucciso il padre durante una colluttazione: scopriamo chi è e cosa fa nella vita.

Domenica scorsa Deborah Sciacquatori si è trovata a dover fronteggiare l’ennesima lite famigliare, il padre, Roberto Sciacquatori (con precedenti per maltrattamenti domestici), era tornato a casa ubriaco e come spesso capitava si era scagliato contro la moglie. La ragazza, di soli 19 anni ma da tempo abituata a simili scene, ha pregato il padre di smetterla di fermarsi, ma lui continuata a picchiare la madre e lei, per farlo smettere, lo ha colpito alla nuca. L’uomo è stato portato in ospedale d’urgenza, ma poche ore dopo l’accaduto è morto a 41 anni. Tre giorni fa sulla vicenda si è espressa la Procura di Tivoli, sostenendo che il reato di Deborah potrebbe essere catalogato come “eccesso colposo di legittima difesa“. Nel frattempo la ragazza è stata rilasciata ed è tornata a casa.

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Chi è Deborah Sciacquatori, la 19enne che ha ucciso il padre

Questa difficile vicenda con epilogo drammatico non descrive certo chi è Deborah, una ragazza che a Monterotondo tutti definiscono un “Tesoro”, sempre disponibile, educata e sorridente. Nella sua giovane vita questa diciannovenne ha dovuto assistere alle continue violenze del padre, ma questo non l’ha mai demotivata nella ricerca di un futuro migliore. Da qualche anno lavorava di pomeriggio al bar del centro pensionati per portare qualcosa a casa e aiutare, d’estate ha fatto anche l’assistente ai bagnanti.

Nonostante l’impegno lavorativo, non trascurava gli studi: gli insegnanti ed i compagni di classe la descrivono come una studentessa modello, con un talento per il disegno grafico (Frequenta l’ultimo anno del Liceo Artistico Angelo Frammartino di Monterotondo) ed un’intelligenza viva. Di recente aveva vinto le selezioni dell’Istituto per le Olimpiadi di Filosofia. Nel tempo libero si dedicava agli allenamenti di boxe, hobby che aveva ereditato dal padre, visto che era un ex pugile.

In paese nessuno le dà la colpa per quello che è successo, tutti sono sicuri che il suo è stato un tentativo di difendere la madre finito in tragedia: “Lei è un tesoro. Acqua e sapone come non se ne vedono più. L’unica colpa di quelle donne è stata la pazienza”, dice una compaesana la ‘Corriere’, parere che pare sia condiviso anche da tutti gli altri.

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