Deborah Sciacquatori, riconosciuta la legittima difesa: si va verso l’archiviazione

Deborah Sciacquatori
Cade l’accusa si omicidio volontario per Deborah Sciacquatori – FOTO: Facebook

Arriva uno sviluppo importante nella vicenda che riguarda Deborah Sciacquatori, la ragazza 19enne che il 19 maggio ha uccisio il padre violento.

È stata riconosciuta la legittima difesa per Deborah Sciacquatori nel drammatico caso che ha portato la ragazza ad uccidere suo padre Lorenzo. L’omicidio si era consumato nella mattina di domenica 19 maggio a Monterotondo, in provincia di Roma, con la giovane – 19 anni – stanca di vedere il violento genitore, un ex pugile 41enne con il vizio dell’alcol, prendere di continuo a botte lei, la madre e l’anziana nonna invalida da quell’uomo che non le dava altro che sentimenti di paura. Addirittura Deborah pare girasse con un coltello proprio perché suo padre la spaventava con gli atteggiamenti violenti che andavano avanti da molto tempo. E si è infine giunti a questo tragico epilogo, con Lorenzo Sciacquatori morto poco dopo il suo arrivo in ospedale. Sul caso sta indagando la Procura di Tivoli, che inizialmente aveva disposto gli arresti domiciliari per Deborah Sciacquatori. Ora tale misura è stata annullata.

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Deborah Sciacquatori, la Procura propensa a far cadere ogni accusa

La ragazza comunque non è rimasta insensibile a questo evento ed è parsa anzi parecchio turbata. I pm hanno derubricato l’accusa iniziale di omicidio volontario in quella di eccesso colposo di legittima difesa. Ed il Procuratore capo di Tivoli non esclude che entro le prossime due settimane il caso possa essere archiviato. La spiegazione è che la ragazza avrebbe effettivamente agito per difendersi. Da stabilire in che modo sia morto Lorenzo Sciacquatori, se per una coltellata ricevuta o, come sembra, per un violento pugno sferratogli da sua figlia alla testa. Deborah, molto apprezzata dal vicinato e dagli amici, è una studentessa di arte con la passione della boxe, da quanto risulta.

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