Gabriel Feroleto, vacilla pericolosamente l’alibi del padre del bambino ucciso

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Nicola Feroleto, padre di Gabriel, il bambino ucciso una settimana fa, vede complicare la propria situazione

Nicola Feroleto, padre di Gabriel, il bambino ucciso un mese fa nei pressi di Cassino dalla mamma, si è sempre detto estraneo, ma la sua versione traballa.

È trascorso quasi un mese dal caso terribile di Gabriel Feroleto, il bambino ucciso dalla sua stessa mamma a soli 3 anni a Piedimonte San Germano, non lontano da Cassino. Del fatto ne hanno parlato quest’oggi sia ‘La Vita in Diretta’ che ‘Pomeriggio 5’. Nicola Feroleto e Donatella Di Bona, rispettivamente il padre e la madre del piccolo, restano in carcere in custodia cautelare. Si apprende che le registrazioni estrapolate da una telecamera di sorveglianza installata a Piedimonte, dove è avvenuto l’assassinio del piccolo, avrebbe ripreso l’auto di Nicola Feroleto in orari diversi rispetto a quelli dichiarati alle autorità durante l’interrogatorio. Questo lascia pensare che la presenza dell’uomo mentre veniva compiuto il delitto possa essere effettivamente un evento che si è verificato. Lui invece ha sempre negato tutto, ma sembra che ora questa novità abbia scombussolato anche la tesi difensiva da perseguire. La cosa avrebbe spiazzato i legali del bambino del padre ucciso.

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Bambino ucciso, la posizione del padre si complica

A questo punto non si può escludere neppure un coinvolgimento diretto di Nicola Feroleto in questo infanticidio, come affermato a ‘La Vita in Diretta’. Invece a ‘Pomeriggio 5’ è stato posto l’accento su alcune incongruità che sarebbero sorte sul luogo del delitto. Si tratta di una strada attiguo ad un boschetto. Lì Donatella Di Bona aveva lanciato l’allarme, dicendo che suo figlio era stato investito da un pirata della strada. Una cosa sostenuta nonostante la totale assenza di traumi da impatto sul corpicino. La difesa di entrambi chiede un nuovo riesame, la Procura però ritiene che sia doveroso tenere tutti e due i genitori in penitenziario. Presto giungeranno i risultati dell’autopsia scolta sul cadavere del bambino ucciso. Da questi si dovrebbe riuscire a risalire alle cause ed all’orario esatto del decesso.

Lui aveva chiesto all’attuale compagna di reggergli l’alibi

Soprattutto dopo aver conosciuto con certezza quest’ultimo dettaglio, l’impianto accusatorio potrebbe avere basi più solide sulle quali poggiare. Per la Di Bona l’accusa è quella di omicidio volontario, e lei ha fatto il nome dell’ex compagno e padre di Gabriel, Nicola Feroleto, soltanto in un secondo momento. Lui – indagato al momento per concorso in omicidio – avrebbe fatto anche pressioni alla sua attuale compagna, una certa Anna, di coprirlo. La cosa è venuta fuori in seguito a delle intercettazioni ambientali avvenute nella caserma dei carabinieri appena prima dell’interrogatorio al quale era poi stato sottoposto. La telecamera di sicurezza come detto avrebbe inquadrato il padre in un orario diverso rispetto a quanto sostenuto da quest’ultimo.

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