Marco Vannini, l’annuncio del ministro Trenta su Antonio Ciontoli

Il caso dell’omicidio di Marco Vannini, l’annuncio del ministro della Difesa su Elisabetta Trenta su Antonio Ciontoli, l’uomo che lo ha ucciso.

Marco Vannini
Marco Vannini

Fa ancora molto discutere la sentenza d’Appello per l’omicidio di Marco Vannini: il ragazzo venne raggiunto da un colpo di pistola la sera del 17 maggio del 2015 nella villa dei genitori della sua fidanzata a Ladispoli. La rabbia dei parenti del ragazzo è ancora molto forte e grandi sono state le polemiche circa il comportamento del giudice che ha letto la sentenza. Inoltre, una petizione che chiede di riaprire il caso sta raccogliendo decine di migliaia di firme.

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Le parole del ministro Trenta sul caso Marco Vannini

Non è però l’unica petizione che circola in queste ore: ha superato infatti le 300mila firme l’appello rivolto al Governo, che chiede di non reintegrare di non reintegrare Antonio Ciontoli, padre della fidanzata del ragazzo ucciso nonché l’uomo che sparò a Marco Vannini, nella Marina Militare. Sul tema, è intervenuta in maniera decisa il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, chiarendo: “Non posso entrare nei meriti della sentenza giudiziaria, poiché esula dalle mie competenze e prerogative”.

Il ministro Trenta prende però un impegno preciso: “Una cosa la posso fare: il mio impegno, il mio massimo impegno, fin quando sarò io a guidare il Ministero della Difesa, affinché al signor Ciontoli non sia concesso il reintegro in Forza Armata. Ho già in questo senso dato disposizioni alle competenti articolazioni della Difesa. Colgo l’occasione per esprimere anche tutta la mia vicinanza ai cari e alla famiglia di Marco, in questo difficilissimo momento. Comprendo il vostro dolore, comprendo la vostra rabbia, ma sappiate che non siete soli”.

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