Va a rinnovare la carta d’identità ma non può: “Lei è morto da 5 anni, signore”

carta d'identità
Va a rifare la carta d’identità, gli dicono che è morto (websource/archivio)

Un uomo ha compiuto una amara quanto enorme scoperta: sul punto di rinnovare la carta d’identità, ha scoperto che per la burocrazia era morto nel 2014.

È stato enorme lo stupore di un uomo che necessitava di rinnovare la sua carta di identità. All’Ufficio Anagrafe del Comune di Palermo infatti gli è stato detto che ciò non era possibile: “Lei risulta essere deceduto da cinque anni”. Il signor Antonio Bartolotta non riusciva a credere alle proprie orecchie. La vicenda è spiegata da ‘Il Giornale di Sicilia’, che riferisce di come il primo ad essere stupito da questa vicenda sia proprio il diretto interessato. “In tutto questo tempo mai ho avuto il sentore che potesse accadere una simile assurdità”, sono le parole dell’uomo riportate dal quotidiano siciliano. Ma sembra che tutto possa trovare una soluzione: basterà infatti una reiscrizione all’anagrafe di riferimento. Eviteremo così un caso ‘Adriano Meis’, dal nome fittizio scelto dal protagonista de ‘Il Fu Mattia Pascal’ di Luigi Pirandello. Di tutto quanto accaduto parla direttamente l’assessore Nicotri, per il quale non è corretto parlare di ‘morte’ nel caso di Antonio Bartolotta.

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Carta d’identità, l’uomo era ‘scomparso’ nel 2014

Infatti per dichiarare il decesso di una persona la legge impone la presenza di un apposito certificato. Circostanza non verificatasi nella fattispecie. Ma c’è stato comunque un disguido, che sarebbe da spiegate con il fatto che il signore risultava irreperibile al censimento avvenuto nel 2011. E successivamente non ci sarebbe mai stato modo di verificare la sua identità. L’ufficialità della sparizione – più che del decesso – di Bartolotta è stato riconosciuto a tutti gli effetti dalla burocrazia nel 2014. “L’utente era irrintracciabile sin dal 2011 e per tutti gli anni successivi. Poi nel 2014, a seguito delle verifiche previste a norma di legge, è partito l’iter che ne riconosceva la ‘scomparsa’, per così dire”, fanno sapere fonti del Comune di Palermo sempre attraverso ‘Il Giornale di Sicilia’. Ora però tutto si risolverà, con l’utente in questione che necessita di regolarizzare al più presto la sua posizione. Cosa che avverrà presto, da quanto si apprende, con la visita di un messo dell’Anagrafe che dovrebbe avvenire al più presto.

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