Strage di Corinaldo, il racconto di Antonio: “Ho pensato che fosse giunta la fine”

Strage di Corinaldo
(Vigili del Fuoco)

Strage di Corinaldo: Antonio, studente sopravvissuto al crollo della balaustra nella discoteca Lanterna Azzurra, racconta quei terribili momenti in cui pensava fosse arrivata la fine.

Le indagini sulla strage di Corinaldo in occasione del concerto di Sfera ebbasta dell’8 dicembre scorso sono ancora aperte. Quella notte, a causa di ignoti che hanno generato il panico, sono morte sei persone: 5 minorenni ed una donna di 38 anni che aveva accompagnato la figlia al concerto. Indagati per la morte delle 6 vittime sono i proprietari ed i gestori della discoteca ‘Lanterna Azzurra‘, accusati di aver permesso l’accesso ad un numero di persone maggiore di quello consentito. Mentre si attendono i risultati delle indagini per rintracciare i colpevoli della tragedia, il giovane Antonio racconta al ‘Corriere della Sera’ quanto successo quella sera.

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Strage di Corinaldo, il racconto di Antonio mette i brividi

Antonio era rimasto schiacciato dalla folla dopo la caduta della balaustra, sotto e sopra di lui c’erano ammucchiate molte persone ed il giovane provava una forte paura: “Quando è crollata siamo rimasti incastrati l’uno sopra all’altro, non c’era niente da fare perché non riuscivamo a muoverci” spiega Antonio che dopo aggiunge: “Sono rimasto bloccato 10 minuti, ma sono sembrati molti di più perché la situazione peggiorava sempre. Sono passato dall’essere schiacciato a non sentire più le gambe, facevo fatica a respirare, sotto di me c’erano tantissime persone, tra cui purtroppo delle vittime”.

Continuando il racconto di quanto successo, Antonio spiega che se fosse rimasto ancora in quelle condizioni sarebbe morto: “Penso che se fossi rimasto qualche altro minuto sarei morto… Penso di non essere morto per miracolo, ma quando stavo lì ho pensato il peggio”. Nella parte finale del racconto, il giovane parla anche di una delle vittime e di come l’averla vista abbia cambiato per sempre la sua percezione della vita: “E’ stato brutto perché l’ho vista bianca, cadaverica, pensavo fosse svenuta ma poi l’hanno coperta ed ho capito che era morta”. Antonio conclude la sua testimonianza con un messaggio a tutti i ragazzi sopravvissuti: “Bisogna andare avanti, succede quello che succede, per chi come me è stato miracolato e può continuare a dare il massimo deve vivere la vita ogni giorno al massimo e non mollare mai”.

 

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