Esposti contro Sfera Ebbasta, il trapper nei guai: “Invita a drogarsi”

Esposti contro Sfera Ebbasta
(Instagram)

Esposti contro Sfera Ebbasta da parte di due senatori di Forza Italia, il trapper nei guai: “Invita a drogarsi, in Italia è un reato grave”.

Dopo la strage di Corinaldo, nella quale hanno perso la vita sei persone, tra cui cinque giovanissimi, il trapper Sfera Ebbasta viene accusato per i suoi testi ‘eccessivi’ e adesso qualcuno dalle parole è passato ai fatti. Appena qualche ora fa, la denuncia sui social di Donatella Magagnini, mamma di una delle vittime della calca all’uscita della Lanterna azzurra, Daniele Pongetti, morto a 16 anni.

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L’esposto nei confronti di Sfera Ebbasta

Adesso scende in campo la politica contro il trapper e arriva addirittura l’esposto presentato dai senatori di Forza Italia Lucio Malan e Massimo Mallegni a ben 18 procure d’Italia. L’accusa nei confronti di Sfera Ebbasta è quella di incitare all’uso di droghe. “Abbiamo presentato esposti a diciotto procure della Repubblica sul contenuto delle esibizioni del ‘cantante trap’ Sfera Ebbasta chiedendo di verificare se in essi si possa ravvisare il reato di istigazione e proselitismo all’uso di sostanze stupefacenti”, sottolineano i parlamentari.

Quindi argomentano: “L’articolo 82 della legge 309/1990 sulla droga punisce chiunque pubblicamente istiga all’uso illecito di sostanze stupefacenti o faccia attività di proselitismo per tale uso ovvero induce una persona all’uso medesimo. La pena è aumentata se il fatto è commesso nei confronti di persone di età minore. Ebbene, i testi di Sfera Ebbasta, accanto alle frequenti oscenità, si riferiscono pressoché tutti all’uso di droghe e spesso al loro spaccio, senza mai accennare alla negatività di tali pratiche, anzi prospettando tale stile di vita come simbolo di successo”.

Prosegue la pubblica denuncia dei due senatori azzurri: “Il personaggio che appare pubblicamente propone il consumo di droga sotto varie forme, e peraltro anche la guida sotto l’effetto di alcoolici e stupefacenti come modello positivo. La nostra opinione è che la legge si riferisca proprio a questo tipo di comunicazione, a maggior ragione quando si rivolge a giovani e giovanissimi”. Quindi concludono: “Ora attendiamo le decisioni dei magistrati, ma speriamo nel frattempo di mettere in guardia i genitori che spesso pensano che la ‘trap music’ sia solo un nuovo stile musicale diverso”.

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