Terremoto Etna, nuovo allarme: il vulcano non si ferma

(Websource / archivio)

Cresce la preoccupazione per l’attività dell’Etna. Il vulcano è infatti entrato in una fase che può avere “dinamiche ulteriori con possibili aperture di nuove bocche di eruzione a quote più basse”, come spiega all’agenzia di stampa Adnkronos è il professor Mauro Rosi, docente di vulcanologia all’Università di Pisa.

“Se ciò si verificasse – sottolinea l’esperto – avremmo un’eruzione più voluminosa con avanzamenti del magma che potrebbero avvicinarsi ai centri abitati. L’Etna è caratterizzato da uno spostamento verso il mare del lato orientale che è la causa della rottura della faglia e quindi del terremoto. Fintanto che sono in corso questi movimenti non siamo fuori dalla possibilità che si verifichino ulteriori scosse di terremoto”. “Si tratta di una eventualità che al momento non può essere esclusa”, conclude il professor Rosi.

Il rischio di un’altra forte scossa

Come noto, i terremoti non si possono prevedere. Si può solo affermare che altre scosse di simile entità a quella di stanotte non possono essere completamente escluse, su faglie vicine (quelle che ha provocato il terremoto di stanotte già si e rotta e quindi ha fatto il suo lavoro). La notizia secondo cui l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) sta prevedendo un grande terremoto, rilanciata da un capo all’altro del web, è una bufala clamorosa: l’istituto non si azzarderebbe mai infatti a fare dichiarazioni a tale proposito.

Le faglie nel versante sud-orientale e orientale dell’Etna sono piccole e molto superficiali, e per tale motivo non in grado di innescare terremoti molto più forti di quello di stanotte. Né hanno alcuna influenza sui grandi sistemi di faglie al largo ionico della Sicilia, responsabili dei grandi terremoti del 1693 e del 1908.
La zona in questione, tuttavia, resta sempre ad alto rischio sismico, per cui valgono valgono le buone regole adottate in questi casi, con particolare riferimento ai meccanismi di prevenzione e ai sistemi di sicurezza.

EDS

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