Reddito di cittadinanza ultime novità: quanto è e come richiederlo

quanto è e come riceverloReddito di cittadinanza, ultime novità: ecco in quanto consiste l’assegno mensile e com’è possibile richiederlo.

I dettagli del reddito di cittadinanza cominciano ad emergere dalla manovra 2019 delineando una misura d’inclusione al lavoro ben strutturata. La novità principale presentata dal Movimento 5 Stelle riguarda il coinvolgimento di enti privati e aziende per favorire l’assunzione. Se da un lato, infatti, ci sarà un potenziamento dei centri per l’impiego e l’assunzione di migliaia di navigator, professionisti addetti a fare da collettore tra i beneficiari della misura di sussistenza ed il mondo del lavoro, dall’altro ci sarà un incentivo alle imprese per l’assunzione dei beneficiari del reddito di cittadinanza: una volta assunto un beneficiario, l’azienda riceverà in toto l’assegno del reddito per i mesi restanti (esempio: se restano 5 mesi sui diciotto previsti gli assegni verranno integralmente versati all’azienda che ha assunto).

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Reddito di cittadinanza: chi può richiederlo e quali sono le cifre

I beneficiari della misura sono tutti coloro che non hanno un impiego o percepiscono uno stipendio minimo, sia che si tratti di una persona single (500 euro al mese) sia che si tratti di una coppia (700), di una famiglia con uno o due bambini (900 euro) di tre adulti e due minorenni (1050 euro). Forme si sussistenza sono previste anche per chi ha bisogno di pagare un affitto (280 euro in più per chi non ha una casa propria) o chi ha problemi a pagare il mutuo della casa. Il periodo di percezione dell’assegno è di 18 mesi, lasso di tempo entro il quale il soggetto dovrà impegnarsi in corsi di formazione che gli permettano di ottenere delle qualifiche per un determinato lavoro. Il governo ha studiato anche una misura per convincere i beneficiari ad accettare il primo lavoro proposto, se rifiutano la prossima offerta è lontano dal luogo di residenza. Secondo quanto spiegato da Di Maio le prime domande potranno essere inoltrate a partire da marzo e, dopo un controllo incrociato tra Inps e poste, il mese successivo dovrebbero essere recapitate le carte utili all’erogazione delle cifre.

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