Reddito di cittadinanza 2018, il sito per registrarsi è una bufala

Inps Imps
L’Home Page del sito fake che ha tratto in inganno migliaia di italiani

Reddito di cittadinanza 2018, il sito per registrarsi è una bufala ma quasi un milione di italiani ci casca e si iscrive. 

Era solo uno scherzo, o come si dice nell’era dei social network una “trollata”. Poco dopo l’avvento al governo del Movimento 5 Stelle la società di comunicazione Ars Digitalia ha creato il sito www.redditodicittadinanza2018.it con l’intento di fare una sorta di esperimento sociale che col senno di poi è decisamente riuscito. Infatti nonostante il sito fosse palesemente falso quasi 600mila italiani ci sono cascati e si sono iscritti inserendo i propri dati personali e sensibili nel sito.

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Coloro che ci sono cascati non si sono accorti che il logo in alto a sinistra era IMPS e non Inps, e che l’acronimo significava Istituto Mondiale Previdenza Solare. Non si sono resi conto che nei lavori offerti a chi fa richiesta di cittadinanza citati dal sito c’erano impieghi improbabili come rubbish manager, private investigations, tower of greek dependent, boat rower, ecc….. Incredibilmente non si sono nemmeno resi conto dell’assurdità che ci fosse anche l’opzione reddito di cittadinanza per “Immigrati non regolari e celiaci”. Niente di tutto questo ha fermato i quasi 600mila italiani che evidentemente hanno qualche problema serio di comprensione di un testo base e gravi lacune nella navigazione internet. A tutto ciò va aggiunto che se si clicca in alto a destra su “Sei un immigrato?” il sito si presenta uguale ma con con scritte di questo tipo: “Il reddido di giddadinanza è un gondribudo ghe lo sdado garandisge alle famiglie in diffigoldà ghe non bergebisgono reddido o gon reddidi moldo bassi. In bardigolare si bodranno oddenere fino a 780€ ber bersona singola e fino a 1638€ a gobbia al mese.”. Inoltre beffa delle beffe se si clicca su “Sei un italiano” per tornare all’altra versione esce un pop-up con la scritta “Once you go black, you will never come back”, un riferimento sessuale piuttosto esplicito.

Insomma tutto questo non è bastato per far desistere migliaia di italiani che hanno compilato il form di domanda per il reddito di cittadinanza senza rendersi conto di quello che facevano.

F.B.

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