Braccio di ferro Italia-Europa, Di Maio avverte: “Non arretriamo, ma niente guerra”

Continua il braccio di ferro Italia-Europa
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Continua il braccio di ferro Italia-Europa: dopo la bocciatura della manovra di bilancio da parte della Commissione Europea il governo giallo verde non intende arretrare la propria posizione.

Dopo la conferma della bocciatura sulla legge di Bilancio 2019 da parte dell’Unione Europea c’è stato il timore diffuso che i mercati potessero crollare ed in molti si sono chiesti se arrivati a questo punto il governo M5S-Lega avrebbe fatto un passo indietro per trovare un accordo con l’Europa. Intervistato sulla questione da ‘Repubblica’, il vice premier Luigi Di Maio ha ribadito la propria posizione: “Vedo che ci sono grandi perplessità nei confronti della Manovra e da parte nostra ci sarà il massimo dialogo, ma non possono chiederci di tradire gli italiani”.

Con questa risposta dal sapore demagogico il vice premier evidenzia come il braccio di ferro tra Italia e Europa continuerà, ma il leader pentastellato si augura che continui attraverso il dialogo e la condivisione, valori fondanti dell’Unione Europea. Nessuna uscita dall’Europa o dall’Euro insomma e Di Maio lo dice chiaramente per evitare che si speculi su questa possibilità sia in Italia che all’estero: “Non taglieremo i punti cardine della Manovra, ma i prossimi giorni permetteranno ai mercati di essere rassicurati: questo governo non vuole uscire dall’ Europa e dall’euro, sarebbe anche un bene ribadirlo ai media esteri”.

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Di Maio: “La libertà di stampa, non è libertà d’invenzione”

Mettendo in chiaro la posizione dell’Italia nei confronti dell’Europa e dell’Euro Di Maio vuole rassicurare i mercati ma attacca indirettamente la stampa estera. Un rapporto quello tra Di Maio e la stampa che in questo periodo sembra decisamente incrinato, viste le dichiarazioni dure rilasciate dopo l’assoluzione di Virginia Raggi. A tal proposito, infatti, non è intenzionato a fare dietrofront su quanto detto a proposito dei giornalisti: “Io non ho parlato di tutti i giornalisti, ma credo che la libertà di stampa non possa essere libertà di dire bugie”.

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