Pace fiscale: come funziona, cosa si può pagare

Pace FiscaleLa prima tranche della pace fiscale sarà attiva sin da subito, ecco come funziona e cosa potete pagare.

Dopo i contrasti del mese precedente sull’inserimento di determinate clausole sulla pace fiscale tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, la misura prevista nel decreto fiscale è pronta per essere usufruita dai contribuenti già a partire da questo mese di novembre. Chi per vari motivi non fosse arrivato a mettersi in regola con i contributi da versare all’Agenzia delle Entrate ha adesso un’opportunità per sanare la propria posizione debitoria, evitando in questo modo di dover pagare successivamente con l’aggiunta di interessi moratori. Vediamo adesso più nel dettaglio come funziona e cosa si può pagare già a partire da novembre.

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Pace fiscale: come funziona e cosa si può pagare

L’Agenzia delle Entrate ha diramato un provvedimento in cui precisa come, quando e cosa possono pagare i contribuenti che non sono in regola senza l’aggravio di interessi e sanzioni che solitamente fanno lievitare le cartelle esattoriali in questi casi. I contributi previsti dal provvedimento sono quelli notificati dalla stessa Agenzia delle Entrate o da quella dei Monopoli entro il 24 ottobre 2018. Gli importi dovuti dai contribuenti sono quelli indicati nella cartella esattoriale ad eccezione di sanzioni amministrative, interessi e spese accessorie.

Nella maggior parte dei casi pagarle è semplice, basterà al contribuente versare il dovuto attraverso un modulo F24 per intero o con rateizzazioni, quindi a distanza di 10 giorni dall’avvenuto pagamento presentare la quietanza in uno degli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Le tempistiche sono differenti per gli accertamenti con adesione, ovvero quando il contribuente ha già inviato al Fisco un’istanza per discutere e chiarire la propria posizione, e tutte le altre. Nel primo caso infatti c’è tempo per pagare entro il 13 novembre, mentre negli altri il termine ultimo è il 23 novembre.

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