Influenza: attesi 4 virus, meglio vaccinarsi prima dei casi di contagio

Influenza
(Websource)

I primi casi di contagio influenzale sono attesi per i primi giorni di novembre, in Italia arriveranno 4 tipi di virus differenti, sono consigliate le vaccinazioni prima del loro arrivo.

Con l’inoltrarsi dell’autunno e l’approssimarsi della stagione invernale, l’influenza comincia a profilarsi come un fattore da non sottovalutare per gli italiani. L’ultimo colpo di coda della stagione influenzale 2017-2018 ha comportato un boom di casi di contagio con ben 5 milioni  e 400 mila italiani a letto con febbre, tosse e mal di gola, un picco imprevisto in base alle previsioni fatte dagli esperti sulla base dell’andamento del periodo invernale nell’emisfero australe.

Gli esperti sostengono che quest’anno (esattamente come lo scorso) non ci dovrebbero essere sorprese e che la stagione influenzale dovrebbe essere piuttosto blanda. La previsione viene fatta sull’analisi delle statistiche dell’andamento nell’emisfero australe ed è per questo che non vi è assoluta certezza che sia così. Sono attese infatti 4 tipologie differenti di virus, sulla base delle quali sono stati preparati i vaccini antinfluenzali, non è certo però che questi virus non si modificheranno con l’approdo nel vecchio continente. Il consiglio dei medici è quindi di vaccinarsi prima dell’arrivo dei primi casi di contagio e poi seguire le misure di prevenzione tradizionali che sono: coprirsi in base alla temperatura e lavarsi frequentemente le mani.

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Influenza: febbre e casi intestinali

Nella maggior parte dei casi l’influenza si presenterà con una febbre immediatamente alta (subito sui 38 gradi) tosse, difficoltà respiratorie, brividi di freddo, dolori muscolari ed inappetenza. Salvo complicanze non saranno necessari gli antibiotici ed il decorso naturale della malattia sarà di 3-4 giorni. E possibile anche che l’influenza si presenti come intestinale, in questo caso i sintomi prevedono disturbi all’intestino, tosse, difficoltà respiratorie e un po’ di febbre. Anche in questi casi il decorso della malattia sarà nella maggior parte dei casi di 3-4 giorni senza il ricorso a medicinali specifici.

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