Salvini: “Stiamo studiando come e quando reintrodurre il servizio militare”

(Photo credit should read TIZIANA FABI/AFP/Getty Images)

Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha rilasciato alcune dichiarazioni su vari argomenti, tra questi l’intenzione di reintrodurre il sevizio militare.

Il Ministro dell’interno Matteo Salvini, nel corso del comizio che si è svolto a Lesina, in Puglia ha riferito i propri progetti riguardo il futuro su moltissimi argomenti. Il filo conduttore di tutto, però, è stata la dichiarazione: “Vorrei che oltre ai diritti tornassero a esserci i doveri”.

Leggi anche —> Sondaggi, crolla il Pd e Salvini decolla: è lui il ministro più quotato

Il comizio di Matteo Salvini e gli argomenti toccati, tra cui la reintroduzione del servizio militare

Durante il comizio svolto a Lesina, in Puglia, il Ministro dell’Interno Salvini ha toccato molti argomenti, buona parte dei quali interventi al suo programma di governo. Riguardo il senso civico perduto degli italiani, secondo Matteo Salvini, occorre farlo rifiorire e, dunque, ”Facciamo bene a studiare i costi, i modi e i tempi per valutare se, come e quando reintrodurre per alcuni mesi il servizio militare, il servizio civile per i nostri ragazzi e le nostre ragazze così almeno impari un po’ di educazione che mamma e papà non sono in grado di insegnarti”, ha affermato il leader della Lega. Durante il comizio il ministro si è poi soffermato sulla notizia che riguarda la capotreno di Trenord che ha intimato i nomadi a scendere dal mezzo, ma con troppa veemenza secondo la sua stessa azienda: “La capotreno andrebbe premiata perchè ha difeso il diritto a viaggiar sicuri. Io i treni pendolari li ho presi i fenomeni della sinistra no. Magari la capotreno una parola fuori posto l’ha detta ma il concetto era quello, viaggiare sicuri”. Riguardo il tema caldo dell’immigrazione, ed il recente caso di cronaca riguardante i 13 braccianti morti su di un furgone, il ministro ha detto: “L’immigrazione serviva alla sinistra per avere schiavi da far usare dalle multinazionali e da mettere nei ghetti per guadagnare sulla pelle dei disgraziati: non vanno messi in venti sul furgone, dietro c’è anche un fenomeno mafioso. Il lavoro va pagato, non vanno messi venti migranti su un furgone, diranno che gli italiani non vogliono fare certi lavori ma se fossero pagati come tutti molti foggiani farebbero gli operai, gli imbianchini. Il lavoro va pagato”.

Leggi anche —> Grillo chiama Salvini: “C’è un nero in spiaggia che si mischia con noi, fai subito qualcosa” – VIDEO

“Ci impegneremo tantissimo anche sul piano economico, per fare anche lì la rivoluzione che abbiamo già messo in atto sull’immigrazione. Me lo ricordo cosa ci siamo impegnati a fare, piaccia all’Europa o no”. Riguardo l’uso di droga in Italia e le pene per chi delinque in tal senso Salvini ha riferito: “A settembre con una ventina di sindaci partirà Scuole sicure: daremo soldi per andare a beccare gli spacciatori fuori dalle scuole medie e dagli istituti. Poi c’è il problema della giustizia certo: ne arresti 500 e poi te li ritrovi fuori e su questo stiamo lavorando. Noi non approveremo mai indulti o sconti di pena, anzi per i condannati in via definitiva vorrei fare come in Austria dove hanno l’obbligo di lavorare per ripagare i costi che gravano sulla comunità della loro carcerazione”. Successivo argomento trattato dal leader della Lega è stato la legittima difesa: “Il paese più armato d’Europa è la Svizzera e non mi risulta ci siano stragi, un ladro però ci pensa due volte ad entrare in una casa dove potrebbero essere armati”. Riguardo le questioni tasse e pensioni il ministro ha riferito di voler “smontare la Fornero“, “ridurre le tasse e ridurre la burocrazia, togliere dalle scatole spesometri, redditometri studi di settore. Ci stiamo lavorando così come stiamo lavorando per la pace fiscale: non sarà facile, avremo parecchi avversari.” Sulla questione vaccini e sui movimenti correlati alle due correnti di pensiero che su questa si stanno delineando Matteo Salvini ha dato la sua opinione: “Il diritto alla scuola, all’educazione è fondamentale. Da genitore preferisco educare, spiegare, convincere piuttosto che multare e obbligare: così funziona in tanti Paesi del mondo e dovrebbe funzionare anche in Italia”. Il leader della Lega ha, infine, risposto alle critiche degli imprenditori del Veneto contrari al decreto dignità: “Abbiamo ascoltato tantissime segnalazioni, il decreto è stato migliorato, è arrivato alla fine e siamo assolutamente soddisfatti”.

Marta Colanera

Impostazioni privacy