Uccide l’ex fidanzata con un’ascia, poi le salta sullo stomaco per uccidere il bimbo in grembo

Uccide l'ex fidanzata con un'ascia, poi le salta sullo stomaco per uccidere il bimbo in grembo
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Folle di gelosia per l’ex fidanzata e convinto che il figlio che portava in grembo fosse frutto di un tradimento nei suoi confronti, un uomo ha ucciso l’ex compagna ed il bimbo.

Brock Wall e Fabiana Palhares si erano conosciuti e fidanzati nell’ottobre del 2014. Qualche settimana più tardi la ragazza (34 anni) ha confidato al fidanzato di essere rimasta incinta, ma questo non ha preso bene la notizia ed ha cominciato a pensare che quel bambino fosse frutto di un’altra relazione. Le liti tra i due divennero violente e Fabiana si è vista costretta a lasciarlo e denunciarlo per violenza, ottenendo un’ordinanza restrittiva dal tribunale di Varsity Lakes, Gold Coast australiana.

Brock non riusciva a dimenticare l’ex fidanzata, così nel febbraio del 2015 è entrato in casa sua per parlarle. La discussione è divenuta presto una lite e l’uomo ha cominciato a colpirla prima a mani nude, quindi con un’ascia Tomahawk. Con Fabiana distesa a terra sanguinante, Brock ha pensato bene di uccidere anche il bambino che portava in grembo, così ha cominciato a saltare sulla sua pancia lasciandole lividi grandi quanto la scarpa. Con uno sprazzo di energia la ragazza è riuscita a chiamare i soccorsi, mettendo in fuga l’aggressore. Quando questi sono arrivati Fabiana era ancora in vita, ma è morta durante il trasporto in ospedale.

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Uccide la fidanzata con un’ascia: l’arresto dell’assassino e la condanna all’ergastolo

Brock è stato arrestato a pochi isolati dall’accaduto in stato di shock e ricoperto del sangue dell’ex fidanzata. Una volta portato in centrale, l’uomo ha confessato il suo turpe crimine ed ha chiesto scusa ai familiari dell’ex fidanzata. Dopo 3 anni e mezzo di processo la corte australiana è giunta ad un verdetto condannandolo all’ergastolo: il che vuol dire che dovrà scontare 20 anni di carcere prima di poter richiedere la libertà vigilata e scontare il resto della pena fuori dal carcere.

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