Trump si scaglia contro i media americani: “Non sono patriottici”

Trump si scaglia contro i media americani: "Non sono patriottici"
Donald Trump (Getty Images)

Donald Trump continua la sua lotta contro i media ed i giornali in particolare, colpevoli a suo avviso di non essere abbastanza patriottici.

Il presidente USA ha un conto aperto contro la stampa americana sin da quando è salito al potere. Questo perché già dai risultati delle elezioni di fine 2016 lo hanno attaccato con il presunto ‘Russian Gate’, quindi le critiche sono continuate per la gestione della situazione migranti (particolarmente duri per i centri di confino dei bambini dei migranti) ed altre decisioni di politica interna ed estera. Al termine dell’incontro con il direttore del ‘New York TimesA.G. Sulzerberg, Trump torna ad attaccare l’industria dell’informazione dicendo in diversi tweet che “La libertà di stampa richiede la responsabilità di riportare le notizie in modo accurato”, ma sopratutto che si cerca di nascondere i successi della sua presidenza con notizie negative: “La morente industria dei giornali. Non importa quanto cerchino di nasconderlo o di distrarre l’opinione pubblica, la nostra nazione sta facendo degli importanti progressi sotto la mia guida ed io non smetterò di lottare per gli americani! Un esempio di ciò che dico è il derelitto New York Times”. Una frase che continua in un tweet successivo in cui il presidente americano spiega come il 90% degli articoli del noto giornale sull’amministrazione Trump siano negativi.

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Trump nuovamente contro i giornali, la risposta del direttore del NYT

Anche Sulzerberg ha riportato la propria impressione sull’incontro avuto alla Casa Bianca con il presidente USA, facendo capire come proprio queste accuse contro l’informazione libera siano errate poiché fomentano un atmosfera di sfiducia nei confronti dei giornali: “Ho accettato l’invito per sollevare le mie preoccupazioni sulla retorica anti-media del presidente. Gli ho detto direttamente che il suo linguaggio a mio avviso era pericoloso”. Il direttore del NYT aggiunge anche: “Gli ho detto che l’affermazione ‘fake news’ è falsa e dannosa, e sono più preoccupato del fatto che definisca i giornalisti ‘i nemici della gente'”.

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