Sperlonga, come è morta veramente Sara e i tentativi di salvarla

Sperlonga, come è morta veramente Sara e i tentativi di salvarla
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Continuano le indagini sul drammatico incidente in piscina di Sperlonga che ha causato la morte della giovanissima Sara, ecco la ricostruzione dell’accaduto.

In queste ore la procura di Cassino ha posto sotto indagine 4 persone e chiesto il sequestro della piscina e dell’impianto ad essa collegata per esaminarli. L’ipotesi principale è che il motore utilizzato per effettuare il ricircolo dell’acqua fosse troppo potente e che fosse necessaria la presenza di un bagnino per evitare incidenti. Una seconda ipotesi è che la ragazza abbia accusato un malore, per scongiurarla verrà probabilmente effettuato un esame autoptico sul corpo della giovane, ma in base alle testimonianze dei presenti su cui è basata la ricostruzione dell’accaduto sembra già da escludere che la causa del decesso possa essere stata esclusivamente il malore.

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Sara Francesca muore a causa del risucchio della piscina: ecco cosa è accaduto

Sara Francesca Basso, 13enne in vacanza con la madre a Sperlonga, si trovava nella struttura alberghiera Grand Hotel Virigilio ed intorno alle 16:30 si è tuffata nella piscina ovoidale dell’albergo per fare una nuotata. Mentre nuotava, stando alle prime ricostruzioni, è stata trascinata sul fondo della piscina dal risucchio di uno dei bocchettoni di aspirazione dell’acqua. Nonostante i tentativi, Sara non è riuscita a risalire in superficie e dopo qualche istante alcuni dei turisti presenti a bordo vasca ha capito che qualcosa non andava e si sono mobilitati per aiutarla. Ad intervenire sono stati due uomini, un turista americano ed un medico che, nonostante gli sforzi, non sono riusciti a riportarla in superficie. Consapevoli che ogni istante sarebbe stato vitale, i due hanno richiesto al personale dell’albergo di spegnere il motore che permetteva il ricircolo dell’acqua e che impediva di salvare la vita alla ragazza. Una volta staccato il motore Sara, è stata riportata in superficie e rianimata con un massaggio cardiaco dal medico, quindi trasportata in ospedale.

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