Giornata mondiale del cioccolato: golosità irresistibile

giornata mondiale del cioccolato
Cioccolatini (iStock)

Giornata mondiale del cioccolato: 7 luglio World Chocolate Day.

Il 7 luglio è la Giornata mondiale del cioccolato o World Chocolate Day. Forse la ricorrenza in estate fa passare in sordina questa giornata celebrativa, almeno da noi in Italia, dove il caldo si fa sentire e non invita a mangiare cioccolata. Forse solo come gelato. Sta di fatto che oggi in tutto il mondo si celebra il World Chocolate Day e non possiamo non parlarne.

Il cibo degli dei, come è anche conosciuto il cioccolato, è una golosità irresistibile praticamente per chiunque. Lo possiamo gustare in tantissime forme e il suo consumo è in continua crescita a livello mondiale. Il cioccolato è il cibo della passione ecco perché viene associato agli innamorati e un famoso cioccolatino porta il nome di “bacio”.

Giornata mondiale del cioccolato

Tavolette giganti, cioccolatini ripieni a tutti i gusti e bon bon di cioccolato, tartufi, gianduiotti, cioccolata in crema spalmabile, cacao in polvere, cioccolata fumante in tazza e poi salsa al cioccolato per condire i piatti in agro dolce. Solo il pensiero di tutte queste bontà ci fa venire l’acquolina in bocca. Oggi, sabato 7 luglio, è il World Chocolate Day, la Giornata mondiale del cioccolato e se in Italia fa troppo caldo per addentare scacchi di cioccolato, nulla ci vieta di gustare un bel gelato al cioccolato.

Tante iniziative in tutto il mondo si svolgono per celebrare il cibo degli dei, autentica passione alla quale non si può non resistere. Il cioccolato non è solo un cibo dolce, ma un vero e proprio alimento con proprietà nutrizionali pregiate e ricco di flavonoidi che fanno tanto bene alla nostra salute contrastando i radicali liberi. Se avete bisogno di una scusa per mangiarlo.

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Cioccolato (Thinkstock)

Cioccolato fondente, bianco, al latte, pralinato, con frutta secca o candita. Cioccolato alla menta, all’arancia o alla fragola. Tanti gusti per tutti.

In un anno se ne mangiano dei chili. I principali consumatori sono ovviamente gli Svizzeri, con ben 9,5 kg a testa all’anno. Anche i tedschi non scherzano con 9 kg a testa annui. Negli Stati Uniti si mangiano 5 kg di cioccolato a testa in un anno. E in Italia? Noi non siamo tra i maggiori consumatori di cioccolato, probabilmente per i lunghi mesi caldi e gli inverni miti, ma ci difendiamo comunque con una media di 3 kg a testa.

I periodi di maggiore consumo sono ovviamente quelli delle feste, Natale su tutti, ma anche Pasqua, con le tradizionali uova di cioccolata. In estate preferiamo mangiare il cioccolato sotto forma di gelato. Su tutto il territorio nazionale ci sono ottime gelaterie che preparano tante varianti del gusto al cioccolato. Se volete conoscere le migliori, vi rimandiamo al nostro articolo sulla Guida del Gambero Rosso alle migliori gelaterie d’Italia.

Il cioccolato viene dal Centro America, con le piante di cacao coltivare dai Maya e dagli Aztechi. La pianta del cacao sarebbe originaria dell’area del Rio delle Amazzoni, poi sarebbe arrivata in in America centrale e in Messico, dove è stata coltivata dal 600 d.C.

La bevanda di cioccolato più antica è di origine azteca e consiste in una ricetta a base di infuso di semi di cacao in polvere con grani di pepe e sale, che fu importata in Europa nel XVI secolo. Era l’antesignana del cioccolato in tazza che poi si sarebbe affermato nel Vecchio continente con varianti, con latte e zucchero, più dolce e meno pungente, salvo la riscoperta recente del cioccolato piccante al pepe e peperoncino, secondo il nuovo gusto.

Il cacao fu scoperto insieme all’America (anche se ancora non si sapeva che era un nuovo continente) da Cristoforo Colombo, quando il 30 luglio del 1502 – la data esatta è sui diari di Colombo – il navigatore genovese si vide offrire dagli aztechi quella che era la loro moneta più preziosa, il cacao.

Da quel momento il cacao e la cioccolata sono entrati nella cultura e nella cucina europea. Un cibo che veniva da lontano, ma che oggi non potremmo mai dire che non sia nostro.

La prima fabbrica di cioccolato fu aperta negli Stati Uniti nel 1765 in Massachusetts; il primo torchio speciale fu inventato in Olanda nel 1828 dal chimico Van Houten per estrarre il burro di cacao; qualche decennio più tardi in Svizzera fu inventata la cioccolata al latte, così golosa e popolare, amatissima dai bambini.

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Gelato al cioccolato (iStock)

Oggi spopola il cioccolato originale, con preparazione raffinatissima, come il cioccolato gourmet e il cioccolato “crudo” o grezzo, raw, con una lavorazione in cui non si superano i 42 gradi di temperature. L’alimento grezzo viene trasformato il meno possibile ed è anche senza glutine, senza lattosio, senza zuccheri raffinati. C’è poi il cioccolato etico, quello proveniente da piantagioni per la coltivazione e fabbriche per la produzione in cui non viene impiegato il lavoro minorile e non vengono sfruttati i lavoratori. Così come quello prodotto da cooperative nate da terreni e aziende confiscate alla mafia. Così ad esempio è per una produzione del cioccolato di Modica, dalla consistenza granulosa.

Ogni Paese ha adottato la sua ricetta e la sua preparazione. Golosissimi i cioccolatini del Belgio, raffinato il cioccolato prodotto in Francia. Goloso e consistente quello che viene dalla Germania. Mentre in Italia, dove abbiamo una ricca tradizione, soprattutto piemontese, abbiamo imparato a fare il gelato al cioccolato più buono del mondo.

A voi la scelta, perché la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita diceva Forrest Gump.

Informazioni turistiche e cioccolato:

A cura di Valeria Bellagamba

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