Tavecchio, chiesta l’archiviazione per gli abusi e la vittima: “Non è giusto”

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Carlo Tavecchio

Stanno per cadere le accuse di molestie sessuali a carico di Carlo Tavecchio, ma solo perché la Procura ha chiesto l’archiviazione. E la vittima si sfoga.

Il nome di Carlo Tavecchio torna in auge. L’ex presidente della FIGC, dopo gli strascichi della gestione Ventura, culminata con il fallimento dell’Italia che non si era qualificata ai Mondiali 2018 attualmente in corso, aveva dovuto presentare giocoforza le dimissioni dal suo incarico di capo del calcio di casa nostra. E da novembre fino ad oggi ha avuto anche a che fare con qualche botta e risposta in merito a quanto avvenuto. Proprio di pochi giorni fa è uno scambio di accuse con lo stesso Ventura in merito a quello che è stato il punto più basso del movimento pallonaro italiano, con un reciproco scambio di accuse e di raccontare falsità tra l’allenatore ligure ed il dirigente comasco.

Per Tavecchio negli scorsi mese c’era stato da combattere anche su un altro fronte. Infatti era emersa la testimonianza di Elisabetta Cortani, dirigente sportiva della FIGC, che aveva accusato l’ex presidente della Federcalcio di molestie sessuali. La 50enne aveva raccontato di aver dovuto subire delle avances molto esplicite. Ora però la Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione di questa vicenda.

Tavecchio, la Cortani si sfoga: “Io troppo vecchia per denunciare gli abusi”

Pur disponendo di intercettazioni ambientali con prove sia audio che video, i giudici ritengono che la Cortani, in virtù della sua età da persona matura e consapevole, non potesse trovarsi in uno stato di soggezione come lei stessa aveva affermato. Il suo sfogo è il seguente: “Mi ritengono troppo vecchia per poter sporgere denuncia. Il giudice è una donna e non ha negato che i fatti da me denunciati siano veri. Ma il suo ragionamento va contro l’interesse di tutte le donne che si battono per i diritti della nostra categoria. Io non ho potuto opporre resistenza a Tavecchio, ero impaurita e scioccata”. La donna afferma che in diverse circostanze il 74enne dirigente avrebbe provato a toccarla.

A.P.

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