Uccisa dall’ex Federico Zini, parla la sorella di Elisa Amato

(Websource/Archivio)

Uccisa dall’ex Federico Zini, parla la sorella di Elisa Amato. Ai microfoni di NewsMediaset, parla Elena Amato, sorella di Elisaraccontando che il gesto del giovane non è stato frutto di un raptus di follia: “Era tutto programmato”.

Federico Zini, oggi a raccontare tutto è la sorella di Elisa Amato

Sono passati solo pochi giorni da quando Federico Zini, calciatore nella squadra del Tuttocuio, in serie D, a San Miniato, in provincia di Pisa, ha sequestrato l’ex compagna Elisa Amato, uccidendola con un colpo di arma da fuoco e togliendosi poi la vita.
Subito dopo, Zini, è stato oggetto sui social di pesanti insulti per quello che ha fatto da parte di centinaia di utenti.

Oggi a prendere la parola è Elena Amato, la sorella di Elisa, la ragazza trentenne toscana uccisa dal giovane, e lo fa rivolgendosi ai genitori di Zini, rilasciando un’intervista a NewsMediaset, condotta dall’inviato Enrico Fedocci.

“Non è stato un raptus di follia, Federico aveva già programmato tutto”

“Minacciava di suicidarsi, non l’aveva mai picchiata, ma era folle nelle sue manifestazioni”, dichiara la ragazza. “Non è stato un raptus di follia, avvisaglie ce ne erano, abbiamo più volte cercato di convincere Elisa a fare denuncia per stalking, errore di ingenuità da parte sua e nostra non farla”, continua ancora.
“I fatti che raccontava Elisa dimostravano che lui aveva una mentalità disturbata; lei si allontanava ma lui cercava di riconquistarla con regali costosi, cercava di comprare così il suo amore e lei si riavvicinava perché si dispiaceva e sicuramente anche per sua debolezza”, ammette Elena.
Per poi continuare agghiaccinate: “Quello che è successo non è caduto dal cielo per caso, non è stato un raptus di follia: Federico aveva già programmato tutto, ce l’aveva in testa da tempo”. “Abbiamo più volte cercato di convincere Elisa a fare denuncia per stalking, ma lei non lo ha mai fatto per ingenuità, perché gli voleva bene e non voleva farlo soffrire. E’ stato un errore suo e nostro, ha dichiarato a conclusione.
BC

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