L’hotel più piccolo del mondo si trova in un luogo inaspettato (FOTO)

hotel più piccolo
L’hotel più piccolo del mondo (Screenshot YouTube)

Di tanto in tanto escono notizie su alberghi da record: il più lussuoso, il più premiato, il più antico, il più grande, il più piccolo e via dicendo. Non sempre è facile mantenere il primato e ogni tanto ne spunta uno nuovo a rivendicare qualche record. Noi non possiamo fare altro che segnalarvi gli hotel più curiosi, bizzarri e strani al mondo, poi ci penserà il Guinness World Records a stabilire i primati ufficiali.

Qui vogliamo segnalarvi l’hotel più piccolo del mondo, ma veramente piccolo. Minuscolo, forse, è l’aggettivo più indicato. Si trova in un luogo molto particolare, a cui mai avreste pensato, un luogo tuttavia molto suggestivo. Soggiornare in questo albergo vi regalerà un’esperienza unica.

Hotel nel Maggiolino Volkswagen (jkushner/Instagram)

L’hotel più piccolo del mondo

L’hotel più piccolo del mondo si trova nel bel mezzo del deserto della Giordania ed è ospitato all’interno di un Maggiolino Volkswagen (Volkswagen Beetle). Un vecchio esemplare della macchia amata dagli hippie di tutto il mondo è stato convertito in albergo, arredato con bellissime stoffe di produzione locale. All’interno dell’auto sono stati eliminati i sedili ed è stato appoggiato un materasso matrimoniale, ricoperto di stoffe e cuscini tipici della tradizione locale.

L’idea geniale è venuta al proprietario del Maggiolino, Mohamed al Malahim, un uomo di 64 anni, che ha pensato così di riadattare la sua vecchia auto ad albergo. L’uomo sostiene che il suo sia l’hotel più piccolo del mondo.

L’auto è appoggiata su delle pietre, in modo che gli pneumatici non tocchino terra, e a vederla così ricoperta di stoffe, come una tenda beduina nel deserto, e con curiosi adesivi sulle portiere e sui finestrini, viene proprio voglia di fermarsi, se non per dormire per scattare una foto o un selfie. Davanti al Maggiolino è steso un tappeto e a fianco un cartello con la scritta “Hotel più piccolo del mondo”.

Il proprietario Mohamed al Malahim è molto orgoglioso della sua creazione e spera di poter aumentare le camere in futuro, acquistando altre auto dello stesso modello e creare così una sorta di parco auto adibito ad hotel.

L’idea è nata nel 2011 e da allora circa 160 persone hanno pernottato all’interno del Maggiolino Volkswagen adibito ad hotel.

Del resto l’hotel più piccolo del mondo si trova in una posizione strategica e di transito: sotto il Castello di Shawbak (o Shobak), in arabo, un antico castello crociato nato con il nome di Castello di Montreal, realizzato nel 1115 dal re Baldovino I di Gerusalemme durante una spedizione nella zona. Si tratta dunque di una meta molto visitata dai turisti, situata ella parte orientale del Wadi Araba, uno uadi (valle profonda scavata da un fiume) che si estende, per 166 km, tra il Mar Morto a nord e il Golfo di Aqaba a sud, segnando il confine fra lo Stato di Israele e la Giordania. Il castello si trova a circa 210 km a sud di Amman e a poco più di 30 km a nord dalla città di Petra, è quindi una tappa quasi obbligata per chi si reca in visita alla città scavata nella roccia.

Il Maggiolino hotel si trova nel villaggio Al Jaya, sotto al castello. In una grotta nei paraggi c’è la hall dell’albergo, un edificio scavato nella roccia, con interni abbelliti sempre con tappeti e stoffe locali, dove Mohamed al Malahim serve agli ospiti bevande e cibo tipici, una colazione o un pranzo in stile giordano. C’è anche un chiosco che vende souvenir.

Nonostante il suo proprietario sostenga che il suo Maggiolino Volkswagen sia l’hotel più piccolo del mondo, in realtà secondo il Guinness World Records è l’hotel Eh’häusl, ad Amberg, in Germania, in Baviera, un vero e proprio hotel per quanto minuscolo, con una superficie di 53 metri quadrati.

Un altro albergo molto piccolo è l’Hotel Punta Grande, si trova sull’isola El Hierro, alle Canarie.

Per maggiori informazioni, vi ricordiamo la nostra guida della Giordania.

La mappa di Al Jaya e del Castello di Montreal

L’hotel nel Maggiolino Volkswagen nel deserto della Giordania

A cura di Valeria Bellagamba

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