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Destinazioni e Guide turistiche

Guida della Giordania: dove andare e cosa vedere

Giordania, deserto di Wadi Rum (iStock)

Guida della Giordania. Vi portiamo alla scoperta della Giordania, affascinante Paese arabo, dalla storia antichissima e dai paesaggi straordinari. La Giordania o Regno Hascemita di Giordania è uno Stato del Medio Oriente, come si una dire oggi, anche se sarebbe più corretto parlare di Vicino Oriente. Sorge sulla riva orientale del fiume Giordano, da cui prende il nome, al crocevia tra Asia, Africa ed Europa, in una zona di civiltà antichissime.

La Giordania, infatti, appartiene alla regione storica della Mezzaluna fertile (Fertile Crescent), espressione creata dall’archeologo statunitense James Henry Breasted, che indica quella fascia di Paesi del Medio Oriente, che va dal Golfo Persico alla valle del Nilo, in cui sono compresi i grandi quattro fiumi, Tigri, Eufrate, Nilo e Giordano, nelle cui valli fertili nacquero le prime civiltà stanziali agricole della storia e le prime grandi nazioni dell’antichità.

Il territorio della Giordania è formato da deserti e grandi altopiani, si affaccia sul Mar Morto, a ovest, e sul Mar Rosso, nel Golfo di Aqaba, a sud-ovest. I Paesi con cui confina sono: la Siria a nord, l’Iraq a nord-est, l’Arabia Saudita a est e sud, Israele e il territorio palestinese della Cisgiordania a ovest e nord-ovest. Con questi ultimi condivide il Mar Morto. La capitale del Paese è la città di Amman.

La Giordania è famosa per i suoi spettacolari paesaggi naturali del deserto e del Mar Morto, oltre che per i suoi antichissimi monumenti e siti archeologici. Il più famoso di tutti è quello di Petra, antica città scavata nella roccia, all’interno di una stretta valle. Un Paese che offre numerose attrattive ai visitatori e splendidi resort dove soggiornare. Ecco dove andare e cosa vedere in Giordania.

Mar Morto, Giordania (iStock)

Guida della Giordania: dove andare e cosa vedere

La sua capitale Amman è una città antichissima e contemporanea al tempo stesso, con i siti archeologici dell’antica città romana e i grattacieli a specchio che riflettono l’accecante luce del sole sul deserto. Amman era stata edificata su sette colli, poi la sua superficie si è estesa comprendendo altre colline, chiamate Jabal. Grazie alla sua posizione su un altopiano, la città gode di un clima mediterraneo. L’antico nome di Amman, nel III secolo a.C., era Filadelfia, dal nome del re Tolomeo Filadelfo, Tolomeo II.

Da vedere ad Amman l’imponente Teatro Romano, costruito tra il 138 e il 161 d.C. dall’imperatore romano Antonino Pio. Il teatro si trova sul retro dell’antico Foro, di cui oggi rimane parte del colonnato, ed è appoggiato al fianco di una collina. Ha circa 6.000 posti e ancora oggi è usato per gli spettacoli. Accanto al Teatro romano si trovano da un lato l’Odeon romano e dall’altro il Museo del Folklore, che ospita indumenti e oggetti di cultura tradizionale.

Teatro Romano di Amman (Zairon, CC BY-SA 3.0, Wikicommona)

Sopra il Teatro Romano sorge la Cittadella di Amman, luogo di interesse storico e archeologico. Qui si trovano le rovine del Tempio di Ercole e del Palazzo degli Ammoniti, il Palazzo Umayyad, la chiesa bizantina e il Museo archeologico giordano, che ha una collezione di reperti antichi dall’epoca preistorica al XV secolo. Sotto la Cittadella, nei pressi del Teatro Romano, si trova il Ninfeo Romano. Da vedere anche il Museo giordano, nel distretto di Ras Al-Ein, il più grande museo del Paese, che conserva i reperti archeologici più importanti, tra cui le statue di ‘Ain Ghazàl, dal nome dell’antico insediamento neolitico nei pressi di Amman, risalenti al 7.500 a.C. e considerate le statue umane più antiche mai realizzate dall’umanità.

Amman si trova a poco più di 50 km dalla costa settentrionale del Mar Morto, dove si trova la spiaggia turistica della città, collegata dalla Jordan Valley Hihgway. La spiaggia ospita un resort con diversi alberghi,  spa, piscine e stabilimenti balneari.

A sud di questa località turistica, si trova sempre lungo la costa del Mar Morto la Riserva Naturale di Mujib con le sorgenti termali di Ma’in, nell’entroterra. Le sorgenti sgorgano da una frattura nella roccia, formando una cascata di acqua calda naturale, sotto la quale è stato ricavato uno stabilimento termale con albergo. La zona è attraversata da gole di roccia scura, circondate da una natura verde e rigogliosa. La caratteristica di questo è luogo è la sua depressione profonda, fino a 200 metri sollo il livello del mare.

Sorgenti termali di Ma’in, Giordania (Rob, CC-BY-ND 2.0, Flickr)

Guida della Giordania: Petra e Gerasa

Il sito archeologico più famoso in assoluto della Giordania è Petra, la città scavata nella roccia, all’interno di una valle stretta, chiamata anche la “città rosa“, perché i suoi edifici sono scavati nelle pareti di pietra arenaria di colore rosa, che cambia al variare della luce solare. Petra risale al 300 a.C. ed era l’antica capitale prima egli Edomiti e poi dei Nabatei, popolo di commercianti che si insediò in questa zona all’epoca importante crocevia per i traffici commerciali. Il suo nome semitico era Reqem o Raqmu, che significa “la Variopinta“, attestato anche nei manoscritti o Rotoli del Mar Morto (Manoscritti di Qumran). Petra è uno dei luoghi più stupefacenti al mondo, Patrimonio Unesco dal 1985, e una delle nuove 7 meraviglie del mondo moderno.

Il simbolo della città, raffigurato in tutte le immagini e cartoline, è il maestoso edificio di El Khasneh al Faroun, il Tesoro del Faraone, con la sua facciata monumentale scavata nella parete rocciosa di fronte allo sbocco della stretta gola di Siq che dà accesso al sito antico. Petra era una città enorme, della cui magnificenza è rimasta testimonianza nei suoi templi, nelle tombe e negli altri edifici antichi. Il sito archeologico si estende su una vasta area desertica, formata da montagne e wadi, letti di torrente dove scorreva l’acqua. Ospita più di 800 monumenti, di cui 500 sono tombe. L’antica città si sviluppa su un lungo e stretto percorso tra le montagne, dove sorgono templi, tombe, un ninfeo, una chiesa bizantina, un teatro e un museo. Vi si accede da un unico punto di ingresso, che parte dal centro visitatori di Wadi Musa, il nome del moderno centro abitato di Petra. La città si trova a 250 chilometri a sud di Amman, compresa tra le montagne del Wadi Araba, ad est, e la grande valle che dal Mar Morto arriva fino al Golfo di Aqaba, sul Mar Rosso, ad ovest. In questa zona, sul tragitto per Petra, fermatevi a visitare il suggestivo Castello di Montreal, o Castello di Shobak, una fortezza realizzata dai crociati nel XII secolo. Fu fatto costruire da re Baldovino I di Gerusalemme durante una spedizione nell’area e sorge su una montagna a forma conica.

El Khasneh, Petra, Giordania (iStock)

L’altra meraviglia archeologica da visitare è il sito dell’antica città di Gerasa, Jerash. Prima greca poi romana, Gerasa ha un patrimonio ricchissimo, con resti di edifici greco-romani, ma anche chiese bizantine. Il primo insediamento importante fu stabilito dai Greci con Alessandro Magno, ma fu con i Romani che la città diventò importante, acquistando l’assetto urbanistico classico di cui sono rimasti i segni nel II secolo d.C. sotto l’imperatore Adriano. Dopo un periodo di decadenza, conobbe un nuovo splendore nel VI secolo, con Giustiniano e la costruzione di chiese bizantine, purtroppo a spese dei templi romani. L’occupazione araba e un violentissimo terremoto nel 747 ne segnarono il destino definitivamente. La Gerasa moderna è cresciuta molto negli ultimi anni grazie al turismo.

Il sito archeologico di Jerash si caratterizza per il grande Foro a forma ellittica, circondato dal suggestivo colonnato. Gli altri monumenti di rilievo sono l’Arco di Adriano, eretto in occasione della visita dell’imperatore Adriano, il Tempio di Zeus, il Tempio di Artemide, l’ippodromo, la Pota sud, il ninfeo, le terme e diversi teatri. Una meraviglia da visitare assolutamente. Il sito ospita anche un museo. Gerasa è la seconda attrazione turistica della Giordania dopo Petra. Si trova a 52 km a nord di Amman.

L’antica città di Gerasa, Giordania (Bernard Gagnon, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Guida della Giordania: mare e deserto

L’altra grande attrazione della Giordania è il Mar Morto, il punto più basso della Terra, con una depressione profonda 425 metri sotto il livello del mare, e il mare più salino, in cui si galleggia naturalmente senza affondare. Il Mar Morto è una meta turistica molto frequentata per il relax e la cura del corpo. Le sue acque ad altissima concentrazione di sale, 10 volte superiore a quella degli altri mari della Terra, e con altri minerali, hanno proprietà curative ed estetiche. Il Mar Morto offre uno scenario suggestivo, quasi lunare, con le sue acque turchese abbagliante, i depositi bianchi di sale, le palme lungo le rive e le montagne circostanti color ocra.

L’altro mare della Giordania da visitare è il Golfo di Aqaba, sul Mar Rosso, nella Giordania meridionale. Qui nella parte terminale del Golfo sorge la città di Aqaba, accanto a quella di Eilat, separata dal confine con Israele. Aqaba è una città turistica con alberghi e resort, spiagge attrezzate si sabbia dorata, con palme e un mare azzurro scuro limpidissimo, dai fondali spettacolari, ideali per gli appassionati di immersioni.

Al largo di Aqaba è stato affondato un vecchio aereo militare, per attirare gli amanti delle immersioni.

Spiaggia del Golfo di Aqaba, Mar Rosso (Adeeb Atwan, CC BY 3.0, Wikicommons)

Nell’entroterra di Aqaba, a circa 60 km verso est, sorge il grande e spettacolare deserto di Wadi Rum, una valle profonda, scavata nei millenni dal passaggio di un fiume sul terreno formato da sabbia e roccia granitica. Si tratta del wadi o uadi più grande della Giordania, con alte montagne, di cui la cima più elevata è Jebel Rum, a 1754 metri. Il Wadi Rum è detto anche Valle della Luna e deserto rosso, per via del colore della sua sabbia. Il suggestivo paesaggio lo rende una location cinematografica molto ambita. Qui sono stati girati molti film ambientati su Marte e soprattutto numerose scene del kolossal Lawrence d’Arabia. Da vedere le incisioni rupestri nel Canyon Khazʿali.

Wadi Rum, Giordania (Daniel Case, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Guida della Giordania: quando andare e informazioni pratiche

I periodi migliori per visitare la Giordania sono la primavera, da marzo a maggio, e l’autunno, settembre e ottobre. In estate è troppo caldo, per via del sole cocente, mentre in inverno fa inaspettatamente molto freddo, soprattutto per i venti. Più mite il clima sul Golfo di Aqba in inverno.

Numerosi sono i collegamenti aerei dall’Europa per la Giordania, anche dalle città di Roma e Milano. Inoltre sono in aumento i voli low cost per Amman, come i nuovi voli di Ryanair.

Documentazione necessaria. Per entrare in Giordania occorre il passaporto con validità residua di almeno sei mesi e il visto, che può essere ottenuto direttamente all’arrivo in aeroporto, con il pagamento di una somma in valuta locale. Oppure presso le frontiere terrestri, ad eccezione di quella con Israele, dove non vengono rilasciati visti. Infine il visto si può ottenere, prima di partire, presso gli uffici diplomatico/consolari giordani presenti in Italia. Per ulteriori informazioni consultate il portale Viaggiare Sicuri.

La lingua parlata in Giordania è l’arabo, ma nella capitale Amman e nelle principali città i giordani parlando anche l’inglese, poi francese e tedesco.

La moneta in corso è il dinaro giordano.

Il fuso orario è di un’ora in più rispetto all’Italia quando da noi c’è l’ora solare, da ottobre a marzo, e due ore in più nella stagione estiva, quando da noi c’è l’ora legale, da aprile a settembre.

Vi ricordiamo il nostro articolo: Giordania: 5 bellezze da visitare, oltre a Petra

A cura di Valeria Bellagamba

Valeria Bellagamba

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