Australia: non si potrà più scalare l’Uluru, il famoso massiccio

Uluru o Ayers Rock, Australia (Simon Bradfield, iStock)

L’Uluru è il famosissimo massiccio roccioso dal colore rosso che con la sua mole imponente svetta maestoso sulla vastissima prateria nel cuore del continente australiano. Conosciuto anche con il nome di Ayers Rock, Uluru è il nome aborigeno tradizionale, che deriverebbe da ulerenye, che significa “strano”.

Si trova nella zona interna e più remota del continente, chiamata anche outback australiano, nel Territorio del Nord ed è compreso nel Parco nazionale Uluru-Kata Tjuta, riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. La città più vicina, Alice Springs è situata a 450 km di distanza.  L’Uluru è sacro agli aborigeni, ai quali le autorità australiane lo hanno formalmente riconsegnato nel 1985. La particolarità di questa formazione rocciosa sta nelle sue dimensioni gigantesche e nel colore rosso intenso, che cambia a seconda della luce del giorno, virando dall’ocra al bronzo e fino al viola. L’Uluru sembra sorgere dal nulla in mezzo al deserto. Non si tratta di una montagna piuttosto di un monolito di roccia arenaria che comprende anche una parte sotterranea ancora più grande. Ha un’altitudine di 864 metri, mentre sottoterra arriva fino a 7 km di profondità.

L’Uluru non si potrà più scalare

Ora, se siete interessati a visitare questa meraviglia e siete degli appassionati o professionisti scalatori dovete sapere che da ottobre 2019 l’Uluru non si potrà più scalare. La decisione è stata presa dalla direzione del Parco nazionale Uluru-Kata Tjuta, accogliendo la richiesta avanzata dagli aborigeni fin dagli anni Ottanta di vietare ai turisti di scalare il massiccio a loro sacro. Il divieto si è imposto anche per ragioni di sicurezza, perché arrampicarsi sull’Uluru è molto pericoloso per le sue superfici ripide e lisce.

Le autorità australiane da tempo avevano promesso agli aborigeni di regolamentare il turismo nella zona, ma le restrizioni erano state rimandate perché il massiccio nel frattempo era diventato una popolare attrazione turistica, molto visitata, peraltro in una zona remota dell’Australia, che richiede un lungo viaggio per essere raggiunta. Per andare incontro agli aborigeni, le autorità dal Parco nazionale avevano installato dei cartelli che avvisavano i turisti della natura sacra del luogo, sconsigliano la scalata del massiccio. Ora, finalmente, sull’Uluru non si potrà più salire, anche se si dovrà aspettare fino al 2019. Gli aborigeni, però, possono festeggiare la vittoria in una battaglia condotta per anni. L’Uluru è un luogo sacro e va rispettato.

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