Il vicolo dei tappi: da discarica ad attrazione turistica

Il Vicolo dei tappi (Texas) – Websource/Facebook

Il concetto di opera d’arte negli ultimi anni ha perso la sua connotazione classica: in un’epoca in cui anche un quadro che raffigura un barattolo di pomodoro (ci voglia perdonare Andy Wharol) diventa un opera d’arte da esposizione non è poi così assurdo che lo diventi anche un vicolo pieno di tappi.

Chiaramente per noi italiani, abituati sin dalla nascita ad osservare monumenti ricchi di storia e tradizione, risulta difficile trovare interesse per un vicolo utilizzato come discarica dai locali della zona, ma negli States (paese delle contraddizioni per eccellenza), dove anche le città fantasma diventano meta turistica, persino un segno di degrado come un vicolo pieno di bottiglie e tappi può essere “riqualificato” e diventare un monumento da visitare. Se vi capita, dunque, di andare in viaggio in America, di cercare un luogo peculiare che non sia il classico Empire State Building o le scintillanti riproduzioni paesaggistiche di Las Vegas o non siete amanti dei viaggi naturalistici e quindi non siete interessati ad affrontare un coast to coast con il treno,  vi consigliamo di passare dalla Bottle Cap Alley.

Il vicolo dei tappi

In merito alla creazione di questa insolita attrazione turistica non ci sono delle notizie precise, l’unica cosa che è certa è che nel corso degli anni ’90, nei pressi dell’università A&M del Texas, uno dei vicoli presenti nella zona della movida ha cominciato a riempirsi di tappi. L’ipotesi più probabile è che qualche locale ha cominciato ad utilizzare il vicolo come discarica per le serate ad alto contenuto alcolico e che presto molti altri lo hanno seguito creando del tempo una vera e propria montagna di tappi.

A ridosso degli anni 2000 la polizia è venuta a conoscenza di questo insolito e degradante fenomeno, ma invece di multare i locali della zona e costringerli a rimuovere l’immondizia dalla strada, ne hanno riconosciuto il valore artistico. Ciò nonostante i locali non contribuiscono più a “migliorare” il monumento, ma come le monetine nella fontana, il lancio dei tappi è diventata una tradizione per gli studenti della zona e per i turisti che visitano il luogo. In tutti questi anni, penserete voi, la via sarà stata murata dai tappi ed invece no, perché molti dei visitatori ne raccolgono uno come ricordo di questo insolito viaggio.

Il muro di chewing gum a Seattle

Il vicolo dei tappi non è la sola attrazione insolita che si può trovare in giro per il mondo. Sempre negli States, ma a Seattle questa volta, c’è un muro che con il passare degli anni è diventato un monumento al chewing gum. Tutti coloro che passano di lì lasciano appiccicato – sì, come gesto è ben poco elegante – la propria gomma da masticare. Con il passare degli anni il muro si è riempito di chewing gum diventando un’opera d’arte contemporanea. E uno dei must see di Seattle.

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