I cinque safari più selvaggi dell’Africa

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Il territorio africano, immenso e sconfinato, offre svariate possibilità per i turisti che decidono di trascorrere una vacanza in questa nazione. Ai soggiorni più classici nei villaggi si accostano i tour più avventurosi e coinvolgenti come i safari.

Viagginews vi propone così una cernita dei migliori safari che il territorio africano offre.

I safari più emozionanti

  • Kibale Forest National Park: Il Parco Nazionale di Kibale, fondato nel 1993 per proteggere la riserva forestale pluviale, si trova in Uganda ed è uno dei più famosi per l’ampia gamma di specie di primati dell’Africa Orientale che vi abitano. Con i suoi 795  km² di territorio è possibile incontrare le più diverse tipologie di habitat: dalla foresta pluviale, alla prateria e persino la palude. La bellezza di questo safari sta proprio nei possibili incontri con ben 13 diverse specie di primati: scimmie, scimpanzè, la rara scimmia hoest, le scimmie dalla coda rossa… Ovviamente la foresta del parco non è abitata solo da loro: leopardi, elefanti, farfalle, svariate tipologie di volatili e bufali animano la vegetazione, pronti per farsi ammirare dai turisti in escursione. Molte delle strutture messe a disposizione per i safari appartengono alle comunità locali, permettendo così un reale contatto con la realtà africana e, inoltre, la possibilità alle popolazioni di potersi sostentare autonomamente e continuare a proteggere la zona.
  • Maasai Mara, Kenya: La Riserva faunistica Masai Mara, nella parte sud-occidentale del Kenya, prende il nome dalla popolazione Masai che abita quelle zone ed è una delle mete turistiche più ambite per lanciarsi nell’avventura del safari. Oltre ad essere la più grande riserva dell’Africa selvaggia, grazie alla grande concentrazione di fauna, e per le famosa migrazione di gnu e zebre nei mesi che vanno da ottobre ad aprile, i suoi 320 km² di territorio – prateria africana e savana –  offrono spettacolari paesaggi ed incontri. L’area è attraversata dalla Grande Rift Valley che collega il Mar Mediterraneo al Sud Africa ed è stata adibita a riserva faunistica nel 1961. Nel parco sono presenti i cosiddetti “grandi 5”: leoni, rinoceronti, leopardi, elefanti e bufali. Non sono tuttavia i padroni incontrastati della zona, giraffe, zebre, gazzelle, antilopi vivono in quest’area e, i punti migliori per poterli avvicinare, sono la Palude di Musiara e il fiume Mara.

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  • Etosha national park: situato a nord della Namibia ha, già nel nome, la caratteristica più particolare dell’area. Etosha significa infatti “Grande luogo bianco” o “Luogo di acqua secca” esattamente come il colore del suolo del deserto salino “Etosha Pan” che occupa gran parte del territorio. Il parco è considerato uno dei santuari più importanti per la fauna selvatica e ospita, fra le altre, 114 specie di mammiferi e 340 di uccelli: elefanti, zebre, giraffe, gnu, dik dik, leoni, iene, sciacalli… Considerata una delle principali mete della Namibia, con i suoi 22750 kmq, i safari che si estendono in questa zona sono ben organizzati grazie ad una serie di servizi, come una pozza artificiale che attira gli animali e permette ai turisti di vederli da vicino, e campi di appoggio gestiti dalla Namibian Wildlife Resorts. Particolarità sta nel fatto che, di notte, le pozze saline sono illuminate per permettere ai turisti anche la visione notturna della fauna. Per tutte le info clicca qui.
  • Kruger, South Africa: Il Kruger National Park è uno dei più spettacolari e affascinanti parchi del Sud Africa. Si estende su 19485 kmq di territorio e fa parte della Biosfera Canyons del Kruger, protetta dall’UNESCO. Si trova nel Mpumalanga e, a nord, si estende fino alla Northern Province. È uno dei più antichi e famosi parchi del mondo, inaugurato nel 1898 come riserva faunistica e ospita 300 specie di alberi, 500 specie di uccelli, 150 specie di mammiferi, rettili e anfibi. Ovviamente non mancano i famosi “Grandi 5”: 2500 bufali, 1000 leopardi, 1500 leoni, 5000 rinoceronti e 12000 elefanti. Recentemente questo parco è entrato a far parte del Great Limpopo Transfrontier Park.
Getty Images
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  • Mundulea Reserve, Namibia: istituita circa 10 anni fa e collocata tra le montagne Otavi, la riserva Mundulea, in Namibia, è un’ottima destinazione per un safari. Passeggiate a piedi, gite in auto o escursioni in jeep permettono di ammirare il lussureggiante paesaggio circostante e la fauna locale. Profonde buche e gole, assieme a laghi sotterranei creano un ecosistema unico. Il numero di specie animali della zona, inizialmente, era ridotto a causa del bracconaggio, a oggi, gli animali hanno proliferato e sono aumentati costantemente. Si possono ammirare antilopi, gnu, dik dik, giraffe camminare liberamente e protette. Per gli appassionati di birdwatching la zona è ottima: circa 300 specie, tra rapaci, gufi e uccelli tipici, migrano regolarmente in queste zone. Particolarità è la presenza in questa riserva del rinoceronte nero, Hooker: è una delle sette specie di rinoceronti neri a Mondulea nonché uno degli ultimi esempi rimasti di questa particolare tipologia di animale ormai in via d’estinzione.

 

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