Venezia shock. Non sarà più patrimonio Unesco. Ecco cosa succede

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Venezia (Thinkstock)

Venezia. La bellissima città lagunare potrebbe vedersi togliere dall’Unesco il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità se non provvede subito a rimuovere tutte quelle criticità che minacciano la sua integrità. Le Grandi Navi che attraversano il Canale della Giudecca, il turismo di massa e soprattutto la mancanza di una strategia efficace, stanno mettendo in pericolo la città lagunare. Tanto che l’Unesco sta valutando di inserire Venezia nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità a rischio. Tra questi c’è anche Damasco in Siria, per dire.

L’agenzia delle Nazioni Unite che promuove l’istruzione, la scienza e la cultura ha appena lanciato l’ultimatum al Comune di Venezia, alla Regione Veneto e allo Stato. Sono indispensabili azioni urgenti per salvaguardare il patrimonio artistico e culturale della città e la sua laguna. Se entro il prossimo febbraio, il governo non adotterà queste azioni urgenti, Venezia sarà inserita nell’elenco dei siti Unesco a rischio. Un messaggio chiaro e inequivocabile.

Gli osservatori Unesco che hanno visitato la città lagunare sono concordi: “Venezia è in pericolo“. Nei giorni scorsi, quando si è riunita la 40^ sessione del World Heritage Committee, quella che si occupa dei siti Patrimonio dell’Umanità (e che ne ha nominati di nuovi), all’ordine del giorno c’era anche la questione di Venezia. I componenti della commissione, 21 Stati Membri, hanno votato all’unanimità una risoluzione sulla città con la quale si richiama l’Italia per la mancanza di una strategia di tutela della laguna e insieme alla quale vengono date al nostro Paese diverse raccomandazioni sulle misure urgenti da prendere.

Per l’Italia un richiamo davvero imbarazzante. Sono gli altri Paesi, dal Perù al Libano, a doverci dire di proteggere la nostra bella città. “Venezia è un gioiello e come tutti i gioielli va preservata, è chiaro però che ci sono seri problemi, mancano strategie di lungo respiro per affrontare turismo di massa e altre questioni aperte”, ha spiegato il delegato del Perù. Più severo il Libano: “Non possiamo più dare tempo all’Italia, i rischi sono sotto gli occhi di tutti, bisogna agire”.

Tra i problemi ci sono anche gli interessi portuali e turistici che, come nel caso delle Grandi Navi, rischiano di compromettere la città e alla sua laguna, privilegiando il guadagno economico immediato e trasformando Venezia in una sorta di “villaggio turistico”, a scapito del suo patrimonio storico-artistico e naturale.

L’ultimatum dell’Unesco dal canale YouTube del Gruppo 25 Aprile – VIDEO

A cura di Valeria Bellagamba

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