C’è molta attesa per il Bonus auto elettriche 2025, che ha di fatto soppiantato gli incentivi (e la logica) del vecchio Ecobonus. Lo scorso anno gli incentivi non hanno funzionato a dovere.
Quando si parla di Bonus auto elettriche 2025 si fa riferimento aduno incentivo economico per chi vuole comprare una nuova auto elettrica. In sostanza è un forte sconto sul prezzo finale di acquisto del veicolo.

Come in molti sapranno, il bonus non rappresenta di per sé una novità assoluta. Incentivi simili esistono dal 2019, ovvero dal cosiddetto Ecobonus. La versione 2025, però, presenta molte differenze rispetto al passato. Gli incentivi sono di competenza del Mase, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, che va a rimpinguare il fondo destinato al bonus utilizzando il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) “presta” la propria piattaforma Sogei per il bonus. Ma come funziona e quando parte? Bisogna segnarsi la data del 22 ottobre alle ore 12. In quel momento aprirà lo sportello digitale e sia persone fisiche sia microimprese potranno registrarsi ed ottenere il bonus. Le concessionarie auto sono già state abilitate nel mese di settembre, dovendo effettuare diversi test sul portale Sogei.
Bonus auto elettriche 2025, gli incentivi dal fondo Pnrr
I fondi di quest’anno, come già accennato, arrivato dal Pnrr grazie ad una speciale “concessione”. L’Unione europea, infatti, ha dato il via libera al nostro Paese nello spostare poco meno di 600 milioni di euro destinati inizialmente alle colonnine di ricarica. L’attuazione dell’incentivo prevede che ad averne diritto saranno le persone fisiche e le piccole aziende, ma non in ogni parte d’Italia. Il Bonus auto elettriche 2025 potrà essere richiesto solo da chi risiede o ha la sede legale nelle aree urbane funzionali.
Di cosa si tratta? Parliamo di città oltre i 50mila abitanti e i relativi Comuni del pendolarismo, che corrispondono ai loro hinterland. Per i privati gli incentivi valgono inoltre solo per le auto di categoria M1 nuove e al 100% elettriche. Allo stesso tempo bisogna avere un Isee al di sotto dei 40mila euro e sarà necessario rottamare un’auto a motore endotermico, Euro 5 o inferiore. Minore sarà. l’Isee maggiore sarà il Bonus: al di sotto dei 30mila euro, ad esempio si ha diritto a 11mila euro di incentivo.

Per le imprese, invece, è ammesso l’acquisto dei veicoli elettrici commerciali di categoria N1 e N2. Previsto un Bonus fino a 20mila euro per ogni veicolo con un tetto masso del 30% del prezzo finale di acquisto. Si tratta di un Bonus molto diverso rispetto agli scorsi anni quando il classico Ecobonus, gestito da un altro Ministero, quello delle Imprese, prevedeva incentivi anche per le auto ibride, per le aziende medie e grandi, nessun limite geografico né tetto Isee.
Nonostante questo il Bonus 2024 non ha funzionato a dovere, con molti fondi rimasti inutilizzati. L’Europa, inoltre, nel richiedere la diminuzione delle emissioni cittadine, sta allo stesso tempo spingendo per limitare i contributi a pioggia. Privilegiando in questo senso i redditi medi e bassi che andranno concretamente a beneficiare dei fondi Pnrr spostati ma comunque vincolati ad un impatto misurabile nella vita quotidiana.





