Una proposta che fa tremare: addio tasse sul reddito ma niente pensione, si dovrà continuare a lavorare. Nessuno riesce ancora a crederci.
L’Italia e l’Europa in generale, da anni sono afflitte da un dramma: il crollo delle nascite e, di conseguenza, il crollo della forza lavoro che, oltre a ricoprire le posizioni necessarie, paghi le tasse e i contributi per tenere in piedi il sistema previdenziale. Da qui nasce la necessità di mettere in campo alternative per restare a galla.

Di sicuro non si può imporre a nessuno di restare al lavoro fino a 75 anni o, comunque, oltre l’età pensionabile. Per questo i vari Governi stanno cercando di proporre soluzioni che funzionino come incentivi e che facciano venire voglia spontaneamente al lavoratore di restare incatenato alla scrivania del suo ufficio ancora per un po’.
Il Governo Meloni, ad esempio, da quest’anno ha introdotto il bonus Giorgetti: uno sgravio contributivo per tutti coloro che, pur avendo raggiunto i requisiti per la pensione anticipata ordinaria, decidono di continuare a lavorare. L’ultima proposta, però, va ben oltre: addio alle tasse sul reddito per chi continuerà a lavorare. In pratica un reddito più alto in cambio della rinuncia alla pensione.
Zero tasse sul reddito per chi rinuncia alla pensione
Una proposta che sta già facendo parecchio discutere e che, di sicuro, ha lasciato tutti increduli. La proposta è quella di azzerare le tasse sul reddito a coloro che continueranno a lavorare rinunciando, così, a godersi la meritata pensione. Al momento sembra l’unica soluzione per tamponare il crollo delle nascite e la carenza di giovani.

La proposta è arrivata dal cancelliere tedesco Friedrich Mertz. La Germania sta affrontando una situazione che è ormai ingestibile: il 30% dei lavoratori svolge orario part time, la settimana lavorativa è tra le più corte all’interno dell’Unione Europea e, come se non bastasse, entro il 2035 è stimato che almeno il 9% degli attuali lavoratori andranno in pensione. Chi li sostituirà visto che mancano i giovani e le nascite continuano a crollare?
Da qui l’idea di far continuare a lavorare le persone oltre l’età pensionabile. Come incentivarle? Togliendo le tasse sul reddito fino a 2000 euro. In pratica niente tasse ma continuerebbero a versare i contributi in modo da alimentare il sistema previdenziale duramente provato. Se la misura verrà approvata entrerà in vigore già a partire dal prossimo gennaio.
Del resto non si tratterebbe di un caso isolato in Europa: già la Grecia ha adottato un sistema simile e i pensionati-lavoratori sono passati da 35.000 a 250.000 con enormi benefici per le casse statali. Oltre ad avere maggiori introiti in termini di contributi, si promuoverebbe la produttività delle aziende trattenendo personale esperto e già formato. Il rischio inevitabile, tuttavia, è quello di aggravare il problema della disoccupazione giovanile.





