Un castello medievale pieno di passaggi segreti che lo rendono ancora più affascinante e misterioso. Il tutto a solo mezz’ora di auto da Milano.
Al di là di quelli più conosciuti sparsi qua e là in giro per lo stivale, l’Italia è piena di castelli di epoche differenti che permettono di scoprire e vivere la storia del nostro Paese. Tra quelli poco conosciuti, ma incredibilmente affascinante c’è il castello che si trova a Sant’Angelo di Lodigiano, un perfetto esempio di castello medievale con il fascino e il mistero dei passaggi segreti.

A Sant’Angelo di Lodigiano, in provincia di Lodi, si trova Castello Bolognini eretto nel XIII secolo sulle rovine di un castrum, cioè l’accampamento fortificato, di epoca romana. Nei secoli è stato un presidio militare, ma anche residenza estiva dei Visconti fino a quando gli Sforza lo donarono ai Bolognini i cui discendenti ancora oggi lo posseggono.
Agli inizi del ‘900 il castello è stato ristrutturato e nel 1933 Lidya Capraro Morando Bolognini lo fece diventare una casa museo, adattando la ristrutturazione per ospitare la sede della Fondazione Morando Bolognini e dei tre musei che qui hanno sede:
- il museo Morando Bolognini;
- il museo del pane;
- ed infine, il Mulsa, il Museo Lombardo di Storia dell’Agricoltura.
Castello Morando Bolognini, il fascino di un’opera misteriosa tutta da scoprire
Il museo Morando Bolognini espone gli arredi tradizionali dal ‘700 al ‘900. Si compone di 24 saloni organizzati appunto secondo la struttura di una casa museo; la struttura medievale resta però il fattore predominante, in queste sale si racconta la storia del feudo, dei suoi abitanti e si può ammirare la passione dei conti per il collezionismo.

Degne di nota sono sicuramente la biblioteca -che conserva alcune prime stampe importanti come quella de I Promessi sposi- e l’armeria che ospita più di 500 pezzi, ma quello che attira forse di più del castello è la possibilità di scoprire ed entrare nei passaggi segreti che collegano vari punti differenti della struttura fino a raggiungere le mura.
Nel Musla e nel museo del pane si racconta la storia dell’agricoltura a partire dai suoi albori, quindi dal Neolitico e, ovviamente, gli attrezzi utilizzati per la trasformazione del grano e la realizzazione del pane.
Il Castello è visitabile solo su prenotazione e con un calendario preciso che si può consultare sul sito del Castello.





