Attivato il bonus smart working per le imprese. Si tratta di un esonero contributivo fino a 5 anni; ecco chi può richiederlo e come.
Esiste ed è stato attivato da poco un bonus smart working riservato alle imprese di determinate zone d’Italia. Si tratta di un esonero contributivo che i datori di lavoro possono chiedere in determinate condizioni. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, chi può farne domanda e come.

Lavorare da casa può essere un vantaggio anche per le imprese, sotto diversi punti di vista. Non solo alcuni studi dimostrano che il lavoro agile da casa fa aumentare la produttività degli impiegati fino al 15%, ma per i datori di lavoro di determinate zone del Bel Paese può essere un metodo da adottare anche per ottenerne il relativo bonus che permette di avere uno sgravio sul versamento dei contributi previdenziali a loro carico.
Si tratta di un’agevolazione prevista dall’art. 26 della Legge sulle zone montane e si rivolge proprio a quelle imprese che propongono lo smart working come modalità ordinaria di lavoro. L’obiettivo? Aiutare a impedire o quanto meno rallentare lo spopolamento montano, di fatti solo le imprese hanno lavoratori nei Comuni di montagna possono accedere all’agevolazione.
Bonus smart working, come funziona e richiederla
Lo sgravio si può richiedere per quei lavoratori che risiedono in comuni di montagna come meno di 5mila abitanti. La decontribuzione totale è pari ad un massimo di 8.000 euro l’anno per ciascun dipendente per i primi tre anni; dal 2028 lo sgravio scende al 50% e quindi fino a 4mila euro per poi arrivare al 20% annuo dal 2030. La decontribuzione si applica solo alla parte spettante al datore di lavoro ed esclude i premi ed i contributi dovuti all’INAIL.

I requisiti richiesti per accedere allo sgravio riguardano sia il datore di lavoro quanto il dipendente assunto. L’impresa per beneficiare dello sgravio deve:
- adottare il lavoro agile come modalità ordinaria di esecuzione lavorativa;
- l’impresa deve assumere con contratto a tempo indeterminato.
Dal canto suo il lavoratore deve anche egli rispettare alcune caratteristiche, e cioè:
- non aver compito i 41 anni di età alla data del 20 settembre 2025;
- svolgere stabilmente l’attività di lavoro agile in un comune di residenza montano che abbia meno di 5mila abitanti.
Per capire come accedere al bonus bisognerà ancora attendere; nelle prossime settime è prevista la redazione e pubblicazione di un Decreto ministeriale che avrà il compito di stabilire le modalità di funzionamento della decontribuzione che sarà legge effettiva, quindi con entrata in vigore, dal 20 novembre 2025.





