I Tutor stradali vanno in pensione: dove verranno installati i nuovi sistemi (e perché tutti li temono)

I vecchi tutor diventeranno presto obsoleti, e per questo sostituiti da nuovi sistemi dotati di intelligenza artificiale: dove avverranno le prime installazioni.

Sono mesi che se ne parla. Mesi in cui il nome tutor 3.0 ha iniziato a echeggiare nelle nostre teste, complici i social, le testate giornalistiche e qualche titolo da brivido qua e la per il web. Da qui sono nate ipotesi dubbi e un pizzico di terrore. Il motivo? Sistemi autovelox come Navigard e Safedrive saranno in grado di rilevare l’infrazione a metri di distanza.

Portale metallico con telecamere sopra la carreggiata
I Tutor stradali vanno in pensione: dove verranno installati i nuovi sistemi (e perché tutti li temono) – viagginews.com

E con infrazione non s’intende solo il limite di velocità, ma anche le inversioni vietate e l’utilizzo del cellulare alla guida: si parla addirittura di rilevazione in caso di guida di un veicolo senza assicurazione. Insomma, una paura più che comprensibile. Tuttavia, è bene sapere che vi sono tratti in Italia dove questi sistemi sono già attivi in via di sperimentazione, e che ben presto raggiungeranno tratte specifiche sparse per l’Italia.

Tutor 3.0: cosa rilevano Navigard e SafeDrive, e dove sono già attivi

Altro che semplici tutor. La situazione sembra ormai chiara: i nuovi sistemi come Navigard e SafeDrive sono stati progettati per andare ben oltre la rilevazione della velocità, ed è forze questo che spaventa più di tutto. Grazie a radar, sensori e intelligenza artificiale, questi dispositivi sono in grado di riconoscere comportamenti scorretti a distanza, anche in tempo reale: uso del cellulare alla guida, mancato allaccio della cintura, inversioni vietate, passaggi col rosso, circolazione con assicurazione o revisione scadute.

Auto in movimento su strada
Tutor 3.0: cosa rilevano Navigard e SafeDrive, e dove sono già attivi – viagginews.com

In prima linea c’è SafeDrive, pensato per le aree urbane. Questo dispositivo riesce a fotografare targhe e infrazioni anche di notte, grazie a telecamere ad alta definizione e LED a infrarossi. I verbali? Pronti in automatico per la notifica.

Navigard, invece, è stato sviluppato da Autostrade per l’Italia insieme alla Polizia di Stato, ed è già operativo su 26 nuove tratte autostradali. Raccoglie dati sul traffico, pesa i mezzi pesanti in corsa, rileva velocità istantanea e media, e può inviare allarmi immediati per veicoli contromano.

Tra le tratte già attive troviamo segmenti della A1 (tra Chiusi e Monte San Savino), A14 (tra Pesaro e Rimini Sud), A11 (tra Montecatini e Prato Est), A27 (verso Belluno) e A9 (tra Saronno e Lomazzo Nord). In Liguria, l’unico tratto sotto controllo risulta al momento quello tra Celle Ligure e Albisola, anche se non è ancora confermata l’adozione delle tecnologie più avanzate.

L’entrata in funzione vera e propria è prevista nel corso del 2026. Questo avverrà prima sulle tratte gestite da Autostrade per l’Italia, poi nelle città con Safe Drive. Insomma, è solo questione di tempo.

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