Un tour in cinque tappe per ammirare piccoli angoli e perle preziose delle Langhe, tra terrazze panoramiche e castelli medievali.
Ci sono regioni geografiche dell’Italia che riescono ad esprimere al meglio la loro bellezza specialmente durante l’autunno. SI tratta di quelle zone in cui l’economia è principalmente retta dalla produzione di vino che proprio in questa fase dell’anno arriva alla sua massima produzione, con l’inizio della vendemmia e il profumo di mosto che invade le strade. Tra queste regioni non si può non pensare ad una delle più famose le Langhe, nel Piemonte meridionale; una sub area geografica fatta di colline ricoperte di vigne certo ma anche chicche artistiche da non perdere.

In Italia esiste un vero e proprio turismo legato al vino e alla sua produzione; si tratta di quei viaggi organizzati nei weekend autunnali, per lo più, che portano alla scoperta dei borghi e paesi dove il vino nostrano, conosciuto in tutto il mondo, si produce.
Si passa così dal Piemonte alla Toscana, ma anche Lazio, Basilicata e poi Veneto per itinerari che permettono di conoscere certo le vigne amate ed apprezzate in ogni angolo del pianeta, ma anche quei luoghi dove quei vini nascono e che spesso nascono perle artistiche e secoli di storia. Weekend fuori porta da fare soprattutto in autunno, la stagione migliore per questi percorsi e se state pensando di farlo nelle Langhe qui è dove troverete l’itinerario perfetto.
Langhe tour, cosa vedere in due giorni
Ovviamente non si può non partire dalla perla di questa regione Barolo, borgo si 600 anime conosciuto in tutto il mondo per il vino che porta il suo stesso nome. Il paese è di fondazione medievale, quindi oltre a seguire i percorsi sulle vigne, non può mancare una visita al castello che svetta sul borgo probabilmente costruito intorno al X secolo come struttura di protezione alle frequenti incursioni degli Ungari e Saraceni.

Da Barolo si fa poi tappa a Coazzolo piccolo borgo di origine preromanica situato su di una collina. Qui, nel suggestivo scenario dei vigneti vi si trova immersa una colorata chiesetta ad opera dell’artista brittanico David Tremlett. La chiesa della Beata Vergine del Carmine risale al XVII secolo ma la facciata è stata rifatta nel 2017 diventando subito un’attrattiva del posto.
Tappa successiva a La Morra. Qui si produce il Nebbiolo dal quale poi trae origine il Barolo stesso. Da visitare su tutto, la terrazza panoramica che regala una vista unica sulle colline tappezzate di vigneti.
Ultima fermata a fermata a Grinzane Cavour per la visita al castello la cui costruzione risale probabilmente tra il 1200 e la metà del 1300. Il castello ospita al suo interno un museo, mentre nei giardini esterni è stato attivato un percorso didattico dedicato alla coltivazione e prodizione delle viti. Da qui si può raggiungere al tramonto il Belvedere Vigna Gustava da cui è possibile ammirare il castello in tutta la sua bellezza.





