Nuova truffa telefonica: ti aprono un conto a tuo nome con 4 parole

Spunta una truffa telefonica alquanto subdola, che ti porta a inviare soldi senza il tuo consenso: non te ne accorgi nemmeno.

La manipolazione psicologica è un’arma potentissima, e può indurre anche le menti più argute a cadere nella trappola di quelle che oggi possiamo racchiudere nell’enorme calderone delle truffe telefoniche e online. Quella che sta girando in questo periodo è particolarmente subdola, perché fa credere di avere del denaro – e anche tanto – fruttato nel tempo a causa di un errore o di una curiosità che, anni fa, ci ha spinti ad aprire un account.

Primo piano donna con una carta di debito in mano, sconvolta dopo una truffa
Nuova truffa telefonica: ti aprono un conto a tuo nome con 4 parole – viagginews.com

Il tutto sembra plausibile, perché gioca su persone che davvero, in passato, si sono lasciate convincere da pagine online a compilare un form. Il fatto è che quei dati sono stati sottratti (con pratiche poco chiare) e sfruttati per far sembrare tutto perfettamente reale.

Il problema? Di reale non c’è nulla, ma basta lasciar intendere che ciò che abbiamo fatto sia possibile, ed ecco che si finisce in una trappola che ci porta a ‘investire’ denaro senza nemmeno volerlo e che, per certo, non rivedremo più. Ma come funziona? Il meccanismo è in realtà molto semplice, così come semplice è diventarne vittime.

Truffa Bitcoin telefonica: come funziona e come riconoscerla

Per capire il meccanismo basta l’esperienza di Mario. Aveva un vecchio account Gmail e, ai tempi del boom dei Bitcoin, aveva solo chiesto qualche informazione online senza mai investire. Anni dopo, riceve una telefonata: un’operatrice lo avvisa che a suo nome risulta un conto Bitcoin con migliaia di euro ‘bloccati’ e che per recuperarli deve aprire subito un nuovo conto o comunque recuperare quello vecchio che oggi è in mano a sedicenti ‘truffatori’. Cambia lo storytelling, ma il succo rimane lo stesso.

Amo che cattura una carta di debito: illustrazione truffa
Truffa Bitcoin telefonica: come funziona e come riconoscerla – viagginews.com

La trappola è tutta qui: partire da un dettaglio reale – un account esistente, un form compilato, una curiosità sulle criptovalute – e trasformarlo in una storia plausibile. Con tono rassicurante, l’operatrice fa leva sull’urgenza e sulla paura di perdere un’occasione, convincendo la vittima a seguire istruzioni passo passo.

Secondo gli avvocati Angelica Parente e Domenico Bianculli, è proprio questa pressione psicologica la chiave delle truffe: riferimenti a piattaforme note come Blockchain o Binance, email con loghi contraffatti, tecnicismi studiati per sembrare credibili. L’obiettivo è sempre lo stesso: ottenere dati sensibili e denaro, mascherando tutto come ‘spese di sblocco’, che finiranno, in realtà, in mano ai truffatori.

Cosa fare in questi casi? Non fidarsi mai di chi promette soldi ‘bloccati’ e interrompere subito la conversazione. Niente documenti, niente dati, niente bonifici. Se il contatto c’è già stato, bisogna rivolgersi alla Polizia Postale e avvisare la propria banca per tentare il recall del pagamento. E soprattutto, non cadere nell’errore di inviare altri soldi per recuperare i primi: è il passo che chiude definitivamente la trappola.

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