Calendario Regione per Regione, ecco quando ricomincia la scuola in Italia, date che spaventano gli studenti!
Potrebbe iniziare prima del previsto, quando ricomincia la scuola in Italia? Molti studenti sono già in crisi perché non ne vogliono proprio sapere di tornare tra i banchi di scolastici a studiare, ma è bene essere aggiornati perché alcune Regioni riservano delle sorprese che mettono in agitazione.

La questione verte sul fatto che non si parla soltanto di date aggiornate, e alcune scuole iniziano prima del previsto, ma a ciò si aggiungono delle novità importanti che riguardano l’intero sistema scolastico per il 2025 e il 2026, l’anno in arrivo.
Innanzitutto c’è un divieto che diventa legge “no ai cellulari!” Verranno vietati anche nelle scuole superiori durante l’anno scolastico. Gli studenti dovranno spegnerli e non renderli accessibili.
Seguono gli aggiornamenti anche per l’esame di maturità, questo avrà una maggior attenzione sulle competenze trasversali. Infatti, le novità includono una prova nazionale unica su materie come italiano e matematica, una seconda prova “innovativa” per i licei scientifici, e una maggior pregnanza dell’alternanza scuola-lavoro nel triennio.
Altro aspetto, i criteri del voto di condotta saranno più severi e stringenti. Cosa significa? Avere l’insufficienza porterà a bocciatura.
Ecco quando ricomincia la scuola in Italia, date aggiornate
Ma quando ricomincia la scuola in Italia? Se le novità pocanzi indicate sono bene o male uguali per tutto il territorio nazionale, non potrà dirsi lo stesso per quanto concerne le date di inizio. Questo perché ogni Regione ha le sue esigenze, ecco quando inizierà.

Tra le novità c’è la chicca pocanzi indicata, quella del voto di condotta, ma merita di essere adeguatamente approfondita poiché riguarda un tema caro alla collettività. Si tratta dell’esame di Cittadinanza. Cos’è? Dato che gli studenti con un 6 i condotta non saranno ammessi direttamente all’anno successivo, bisogna trovare un modo per disciplinare la questione. Per farlo, dovranno sostenere un esame su temi di cittadinanza attiva.
Un cambiamento non di poco conto, la ratio degli aggiornamenti è abbastanza chiara. Si vuole ristabilire una certa “educazione” al sistema scolastico, il quale sta ultimamente avendo delle carenze non di poco conto, soprattutto sul fronte in questione per i giovani. La scuola non è solo didattica, è molto di più, è crescita, e crescere vuol dire maturare. Il disagio giovanile è abbastanza evidente, gli adolescenti di oggi si sentono “persi” ed è compito e dovere degli adulti tracciare una via più salda.
La prima Regione ad aprire le porte è il Friuli Venezia-Giulia, l’11 settembre. Segue il 12 settembre la Lombardia, ma già l’infanzia inizia il 5 del mese. Mentre dal 15 seguiranno: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria.





