Una giornata al mare può essere rovinata da una brutta abitudine comune a molte persone: qual è e perché può costare una multa salatissima.
Per gli italiani il mare è un elemento naturale a cui difficilmente si può rinunciare. Bastano i primi caldi per sentire il richiamo dell’acqua, che diventa l’alleata migliore contro le giornate afose dell’estate. La ricchezza di spiagge e location balneari sparse per il Paese, invita a trascorrere giornate all’insegna del relax.

Quello che non può mancare è sicuramente il bagno. Un momento di puro refrigerio capace di restituire energia e benessere, ma che può trasformarsi in un serio problema. Il male è una risorsa che dovrebbe essere trattata con il massimo del rispetto e che spesso invece, subisce le disastrose conseguenze dei comportamenti dell’uomo.
Un eccesso di maleducazione che si riflette nell’inquinamento consapevole o inconsapevole delle acque. Non è soltanto gettando i rifiuti solidi che si sporca questo bene prezioso. La permanenza in spiaggia per lunghe ore, specialmente nelle zone di spiaggia libera, porta molte persone a compiere un’azione in apparenza innocente ma molto pericolosa.
Si parla dell’abitudine di urinare in mare, un gesto che può costare molto caro se viene svolto all’estero. In alcuni Paesi infatti, l’attenzione verso questa problematica ha portato ad introdurre severe normative, che prevedono delle multe salatissime per chi lo fa.
Vietato urinare in mare: dove si rischia una sanzione
“Fare la pipì” è un bisogno fisiologico naturale di cui non si può fare a meno. Una necessità che però, non dovrebbe mai sfociare nella mancanza di rispetto per il luogo che ci circonda. Ne sono fermamente convinti alcuni Paesi, che hanno deciso di proteggere il mare dall’urina dell’uomo.

Si tratta di vere e proprie norme igienico-sanitarie che hanno scopo di contrastare un problema di tipo ambientale molto grave. L’urina nell’acqua del mare può infatti interferire con l’ecosistema, a causa dell’urea. Questo componente è ricco di azoto che può risultare nocivo, sebbene alcune opinioni dissentono.
C’è da considerare in più, che la secrezione umana potrebbe contenere dei batteri, oltre che delle tracce di medicinali o di droghe, che mettono a serio rischio la vita della fauna acquatica. Basta pensare al caso della barriera corallina o dei pesci che si nutrono di piante marine. Diverse analisi hanno fatto emergere la loro positività a sostanze stupefacenti.
É bene dunque, tenere a freno i propri stimoli mentre si fa il bagno, non solo per pura morale ma anche per evitare di andare incontro a pesanti sanzioni. La prima città a stabilire il divieto di urinare in mare è stata Vigo in Spagna, dove chi cede può ricevere una multa di 750 euro.
Nella stessa nazione, hanno accolto questo importante provvedimento anche molte spiagge di Malaga e Marbella. Ma l’attenzione è viva anche in altre zone dell’Europa e del mondo. Emblematici sono i casi del Portogallo e della Thailandia, che potrebbero fare da apripista a queste iniziative anche per molte altre realtà balneari, comprese quelle italiane.





