Le temperature massime continuano a salire e le estati si fanno ancora più calde, se questo trend dovesse continuare in futuro avremo medie sempre più elevate e periodi di caldo sempre più intenso.
Ci troviamo nella settimana centrale di agosto, quella che segna l’arrivo a metà mese e di conseguenza l’inizio del periodo estivo di vacanza per la maggior parte degli italiani. Come da tradizione in questi giorni fa caldo e si tratta di un caldo intenso, dovuto alla risalita dell’anticiclone africano che avevamo lasciato poco prima della fine di luglio.

Come più volte ribadito dai modelli matematici, l’ondata di caldo andrà avanti per un bel pezzo, superando – quantomeno nelle regioni del Sud Italia – anche il giorno di Ferragosto e spostando la data della svolta più tipica di fine agosto all’ultima decade del mese attuale, se non addirittura alle prime battute di settembre.
Si tratta di un’ondata di caldo che arriva sull’Italia dopo diverse altre che hanno reso i mesi di giugno e luglio un vero e proprio inferno per coloro che, per impegni di vario genere, non hanno potuto dedicarsi al relax e al riposo nelle località turistiche e balneari di cui pullula il nostro Paese ma che sono sempre più spesso di esclusiva fruizione da parte dei turisti.
Ciò che fa riflettere e che spaventa è proprio il fatto che le ondate di caldo siano sempre più frequenti e che non si concentrino più, come un tempo, solo nei trenta giorni compresi tra le metà di luglio e quella di agosto, ma si presentino già a partire dai primi giorni di giugno e possono arrivare persino fino alla metà di settembre.
Le temperature massime continueranno ad aumentare: lo studio che deve far riflettere
Quella appena descritta non è la tendenza anomala di quest’anno, ma quella ormai consolidata degli ultimi 15-20 anni. Le temperature massime sono aumentate in tutta Italia e lo confermano i dati statistici dal 1975 ad oggi analizzati dal sito ilMeteo.it in collaborazione con il Corriere della Sera.

Da questi dati emerge che c’è stato un innalzamento costante delle temperature massime un po’ in ogni zona d’Italia. Prendendo come esempio due città distanti territorialmente come Torino e Roma, i dati confermano che le massime del periodo si attestano sui 35°C (in media) e che se non ci saranno variazioni significative arriveranno sino a 35.7 entro il 2030.
Ciò significa che potranno esserci sempre più giornate in cui il termometro si attesta sui 38-40° e anni in cui simili temperature potranno essere una costante dei mesi estivi. L’analisi effettuata dimostra anche che nell’ultimo periodo c’è stato un aumento cospicuo delle ondate di caldo intenso e delle notti tropicali, ma segnala anche un aumento di fenomeni precipitatori intensi e anomalie climatiche.
Nei prossimi anni bisognerà dunque attendersi estati sempre più calde, ma anche caratterizzate da improvvisi cambi meteorologici che portano non tanto ad un rallentamento del caldo quanto a fenomeni atmosferici avversi di intensità elevata. Questa situazione va valutata attentamente per fare in modo che vi siano delle contromisure a tutela della salute della popolazione.





