Sotto le fondamenta della Romagna, pulsa una città incredibile che freme per essere riportata alla luce.
Sole, mare e divertimento. La zona romagnola, classica meta di mare per le famiglie. È la prediletta, difficile rinunciarvi poiché è l’ideale per ogni tipo di comodità. Tuttavia, sebbene la sua fama sia correlata principalmente all’estate, cela segreti mai rivelati fino adesso.

Tra questi una città sotterranea che desta curiosità e qualche brivido, soprattutto pensare quanto resistano certe opere d’arte di qualsiasi natura esse siano, anche di tipo ingegneristico. Un consiglio? Aggiungere nel proprio itinerario tali scoperte, così affascinanti.
Affiorate alla luce ma, intanto, portano indietro nel tempo. Epoche trapassate, chi avrà mai calcato la pavimentazione sulla quale, oggi, noi visitatori camminiamo addentrandoci nei cunicoli? Vale la pena soffermarsi, cogliere con lo sguardo le beltà circostanti e riflettere su questo lungo percorso chiamato Storia.
In Romagna spicca la città sotterranea: un vero gioiello
Un vero e proprio labirinto dal quale diviene difficile individuare lo sbocco per l’uscita – niente paura, saranno visite guidate. Tra lunghi corridoi, nicchie e piccole stanze, si lasci sorprendere dal fascino che emanano questi luoghi. L’avventura può cominciare: si scopra il mistero.

Santarcangelo di Romagna, splendido borgo in provincia di Rimini. Ricca di bellezze in superficie e nei sotterranei. Torre del Campanone, Chiesa Collegiata, Pieve di San Michele infine, nel punto più profondo della terra, una fitta rete di gallerie, composta da 160 grotte, scavate nella pietra, sabbia e argilla.
Un capolavoro di estrema raffinatezza, diverse storie si raccontano a proposito del loro impiego. Un luogo di culto, per esempio, dedicato al Dio del Sole Mitra. Magari catacombe, realizzate nel periodo paleocristiano. Ancora, spazi per la conservazione del vino – la temperatura si aggira intorno ai 12°/13°, sarebbe l’ideale.
Finora non vi sono attestazioni storiche che confermino quanto ipotizzato poc’anzi. Tuttavia pare fossero utilizzate come rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale, civili o oppositori. Si respira un’atmosfera unica, mai percepita prima. Quel sottile confine tra realtà e dimensione parallela.
Cavità a volta che conducono verso il centro di sale circolari o poligonali infine gallerie a pettine intrise di magia grazie anche alla illuminazione soffusa. L’ambiente permette di fantasticare, creare scenari, magari realmente esistiti. Leggende in grado di rendere ancora più stimolante la visita.
Si organizzano tour guidati, specialmente la Grotta Monumentale Pubblica (Amati/Contradina) nel quale viaggio archeologico è inclusa persino la visita alla casamatta di Piazza Balacchi. Località che incanta, rapisce con la sua forza narrativa tale da sprigionare tuttora uno charme perfettamente conservato.





