Importante successo per lo Yacht Club de Monaco, che si è aggiudicato l’Admiral’s Cup 2025, competizione che mancava in calendario da quasi mezzo secolo.
Si è conclusa l’Admiral’s Cup 2025, una delle competizioni di vela d’altura più prestigiose al mondo, organizzata dal Royal Ocean Racing Club (Rorc) e tenutasi in una location impegnativa, ma che ha reso tutto ancora più affascinante, come quella di Cowes, sull’isola di Wight. A differenza di quanto ci si aspettava, le medie sono state inferiori al solito a causa delle condizioni leggere e variabili che hanno portato a navigare in momenti di calma piatta, ma questo non toglie niente alla soddisfazione dello Yacht Club de Monaco, che ha ottenuto una vittoria davvero importante, nonostante fosse alla sua prima partecipazione.

L’idea di gareggiare a un evento così prestigioso è venuta a Peter Harrison, membro dello Ycm e armatore delle imbarcazioni Jolt, ma è stata subito accolta in maniera favorevole da Pierre Casiraghi, figlio della principessa Caroline e Vicepresidente del Club, oltre che fondatore di Team Malizia. Non appena è venuto a conoscenza di questa straordinaria opportunità, lui non ha esitato ad accettare e a decidere di mettersi in gioco, anche se forse nemmeno lui si aspettava un riscontro così positivo.
Il grande successo dello Yacht Club de Monaco all’Admiral’s Cup 2025
Non poteva certamente finire nel modo migliore l’esordio dello Yacht Club de Monaco, che ha conquistato un successo davvero prestigioso. Come riportato da La Presse, Casiraghi è stato certamente la marcia in più del suo team, guidando una delle due barche che hanno regalato al Principato una sorprendente vittoria. Subito dietro si sono piazzati la squadra dello Royal Hong Kong Yacht Club e quella dello Yacht Club Costa Smeralda che ha patrocinato la sfida di Team Django.
Determinante è stata la prestazione nel Fastnet, dove era previsto un coefficiente di punteggio triplo. Qui si sono messi in evidenza sia Jolt 6, lo scafo timonato dal figlio di Caroline che ha dominato nella categoria delle barche più piccole salendo al primo posto nella generale, sia di Jolt 3 che ha difeso la leadership 8pttenuta per un solo punto nella categoria delle barche più grandi, pur senza brillare nella Fastnet Race. Da sottolineare anche quanto fatto da Black 100, che corre per il circolo, ed è risultato il primo monoscafo in tempo reale dell’intera flotta di 400.

La soddisfazione per quanto fatto non poteva che essere forte, come ha messo in evidenza lo stesso Casiraghi. “È stato un vero lavoro di squadra, dai velisti all’equipaggio a terra. Per Monaco, questo è un evento storico – ha scritto sui social -. Siamo un piccolo Paese, ma abbiamo appena dimostrato che possiamo realizzare grandi cose”. Parole importanti che dimostrano certamente come la passione per il mare sia forte in lui, ma allo stesso tempo anche la volontà di mettere in evidenza il lavoro di squadra, senza il quale non sarebbe arrivato questo successo.
Il timoniere ha inoltre messo in evidenza come tutto sia svolto secondo i piani fatti prima di gareggiare. “Onestamente, ancora non riesco a credere a quello che abbiamo ottenuto. Vincere l’Admiral’s Cup nell’anno della sua rinascita e con la prima partecipazione del Monaco è indescrivibile. Non sono un timoniere professionista e questa è stata la regata più estenuante che abbia mai fatto – ha detto all’agenzia di stampa -. Sapevamo che la Fastnet sarebbe stata decisiva e il nostro team l’ha eseguita alla perfezione. Will Harris, il nostro navigatore, è stato fenomenale, non ha sbagliato nulla. Dal momento in cui siamo usciti dal Solent tutto è andato secondo i piani. Abbiamo mantenuto il comando, respinto la pressione costante di Callisto (RNZYS) e Beau Ideal (RHKYC), e ogni nostra mossa è stata determinante. È stato davvero uno sforzo collettivo, dai velisti alla squadra di terra. Spero che questo ispiri la nuova generazione di giovani velisti dello YCM, che ci hanno seguito passo dopo passo. In questo momento sono esausto e non riesco a immaginare di fare presto un’altra offshore su un 42 piedi, ma è stato un viaggio magico“.
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Davvero positivo è anche il riscontro ottenuto dagli altri equipaggi YCM. E’ il caso di Black Jack 100 di Remon Vos (con Tristan Le Brun) ha vinto la Monohull Line Honours davanti a Leopard 3; Rayon Vert di Oren Nataf ha chiuso 19° tra i multiscafi. Il giovane Didier Schouten ha invece completato la sua prima grande traversata della Manica su Ocean Breeze.





