Le mode influenzano profondamente anche il nostro modo di viaggiare e di viverci le vacanze. Quest’anno spopola il grocery tourism: se non lo pratichi sei proprio antiquato.
Se pensate che vacanza sia solo relax e divertimento, beh sappiate che quei tempi sono passati. Ora non si va più al ristorante per mangiare ma, principalmente, per fotografare i piatti e poi pubblicare le foto sui sociale e, allo stesso modo, non si va in vacanza solo per stare sdraiati in spiaggia o visitare qualche museo.

Le mode, piaccia o non piaccia, influenzano il nostro modo di vivere più di quanto immaginiamo e, alla fine, senza quasi esserne consapevoli ci ritroviamo a fare una determinata cosa semplicemente perché ormai la fanno tutti e, dunque, ci sembrerebbe strano non farla pure noi.
Nemmeno le vacanze sfuggono alle mode, sia chiaro. Quest’anno non conta tanto il luogo che sceglierete – da Ibiza alla Thailandia va bene tutto – ma conta fare grocery tourism. In che cosa consiste? Nel fare qualcosa che nessuno di noi avrebbe mai immaginato potesse diventare una moda. Nel prossimo paragrafo vediamo tutto nei dettagli.
Grocery Tourism: le vacanze si fanno al supermercato
Avreste mai immaginato di passare magari anche mezza giornata del vostro tempo libero in vacanza dentro ad un supermercato? Fino a qualche anno fa vi avrebbero preso per matti mentre quest’anno è la moda che spopola sui social: andare nei supermercati del luogo di villeggiatura e, ovviamente, pubblicare questa straordinaria esperienza su Instagram e Tik Tok.

Uno dei vantaggi delle vacanze consiste nel potersi rilassare a 360 gradi, nel non doversi occupare di fare la spesa e cucinare. Per lo meno per chi sceglie un hotel. Ma anche chi sceglie di affittare una casa di solito mangia spesso fuori in quanto non avrebbe molto senso andare in vacanza per faticare come quando si è a casa propria.
La moda del grocery tourism non nasce tanto per l’esigenza di cucinare ma per comprendere la cultura delle altre popolazioni attraverso il cibo che troviamo nei loro supermercati. E così si possono passare interi pomeriggi girando da un supermercato all’altro per capire come si nutrono le persone in quel paese, che cosa mangiano abitualmente, se esistono anche lì i prodotti che mangiamo a casa nostra.
In effetti il cibo è una parte importante della cultura di una popolazione, racconta molto della storia e delle tradizioni di un Paese. Dunque niente chiese o musei o monumenti, niente tour guidati e niente shopping di lusso: le nuove mete turistiche sono i supermercati. E, naturalmente, l’obiettivo è trovare il cibo più strano, quello che nessuno ha ancora postato sui social perché, in fondo in fondo, è quello che ci fa acchiappare più Like.





